Rimini. Minaccia il coinquilino con il pitone, a processo
Atti persecutori aggravati dall’odio razziale, che tradotto vuole dire la pena in caso di condanna per stalking (da un minimo di 12 mesi a 6 anni e mesi) aumentata del 50%, e lesioni personali gravi. Sono le accuse per cui dal prossimo 16 maggio siederà sul banco degli imputati del Tribunale collegiale, un 26enne riminese colpito mesi fa da un’ordinanza di allontanamento dalla casa in pieno centro firmata dal Gip Raffaella Ceccarelli su richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi dopo l’ennesimo episodio che aveva costretto la vittima a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. In un’occasione lo avrebbe colpito con un bastone. In un’altra avrebbe tolto il pitone bianco “Morfeo” di cui era proprietario dalla sua teca è glielo avrebbe sbattuto in faccia minacciando di metterglielo al collo. L’imputato è difeso di fiducia dall’avvocato Gabriella Giuliani.
La storia
Non è mai stata semplice la loro convivenza: quando l’indagato ha scoperto infatti che uno dei coinquilini con cui doveva dividere l’affitto della casa era un italiano di seconda generazione, ha dato subito in escandescenze. Già di per sé con problemi psichiatrici dovuti all’abuso di cannabinoidi e per questo seguito dal centro di salute mentale dell’Ausl per le “disfunzioni”, per un periodo si è limitato a coprirlo di minacce anche di morte e di parole cariche di odio; quindi ha iniziato a mettere in atto una serie di atti persecutori culminati con l’aggressione fisica quando lo ha picchiato con una padella rovente strappata dalle mani della vittima che stava cucinando provocandogli una ustione di primo grado a un braccio mentre un’altra volta lo ha ferito a bastonate.
Violento e assuntore di droga
Che in quella casa regnasse tutto tranne che la tranquillità lo sapevano polizia e carabinieri intervenuti più volte. Ben tre tra il 4 e 6 ottobre scorso, su richiesta sempre della vittima. Nella prima occasione i carabinieri avevano anche perquisito la camera del persecutore trovandogli un discreto quantitativo di hashish e sostanza da taglio per cui era stato denunciato per detenzione a fine di spaccio. Il giorno seguente dopo averlo insultato e minacciato, aveva spaccato il cellulare del coinquilino. L’ultima volta le Volanti erano state chiamate da coinquilini e condomini spaventati dal comportamento del 26enne per cui la polizia ha chiesto un’ambulanza per sedarlo.