Il presidente Anpi chiede di non intitolare parco a un fascista a Borghi
L'amministrazione comunale di Borghi ha deliberato l'intitolazione di un parco a Ivo Oliveti (assieme al fratello Ferdinando).
Il presidente provinciale dell'Anpi, Gianfranco Miro Gori, chiede al Comune di cambiare la decisione. Fa un pubblico appello spiegando che "Ivo Oliveti era un fascista della prima ora, che - tra le altre cose di cui taciamo ricordando le più gravi - fu segretario federale del partito nazionale fascista sezione emiliano-romagnola; console della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN), per intenderci le camicie nere dell'olio di ricino e del manganello per gli oppositori politici; membro del famigerato Tribunale speciale per la difesa dello stato, dove, secondo lo storico Mimmo Franzinelli, si distinse come sostenitore della pena di morte per gli oppositori politici. Cioè, sempre per intenderci, di quelli che la pensavano diversamente dal dittatore e dai suoi scherani. Esemplare del modo di agire del Tribunale speciale è la condanna a morte dell'anarchico Schirru per il solo fatto di aver pensato di uccidere Mussolini".
Non solo: "A tutto ciò s'aggiunga che il parco che dovrebbe essere intitolato al sopracitato Ivo Oriali si trova nelle vicinanze di via Gastone Sozzi: un martire della lotta antifascista cesenate torturato a morte dagli sgherri del regime mussoliniano".
Quindi le conclusioni: "La nostra Costituzione che si fonda sulla democrazia, riconquistata dopo vent'anni di dittatura, e sull'antifascismo, non può tollerare che venga intitolato un parco a un fascista come Ivo Oliveti. Tutti quanti sappiamo quale valore abbia la toponomastica per la costruzione della storia sociale. Intitolare un luogo a una persona significa ricordarla e celebrarla. Noi crediamo che Ivo Oliveti non possa essere celebrato nella nostra Repubblica democratica, perché è stato un sostenitore della dittatura fascista. Pertanto, chiediamo, come rappresentanti dell'Anpi provinciale e locale, alla giunta comunale di Borghi di recedere dalla sua decisione.