Rimini. Casco in monopattino, gestori in allarme: «Chi mai lo porterà? Ci fanno chiudere»
«Questo nuovo codice della strada avrà inevitabili ripercussioni occupazionali». Michele Francione, direttore operativo Bit mobility, una delle due società che gestisce a Rimini il servizio di monopattini e bici elettriche in sharing (l’altra è Lime), lancia l’allarme. E lo fa sollecitando modifiche alla legge «perché sarà inevitabile il calo della clientela e l’automatico taglio del personale». Solo a Rimini, Bit, che dispone di un parco mezzi di 250 monopattini e 200 bici elettriche, dà lavoro a cinque persone «un centinaio di tutta Italia», e se le norme resteranno quelle attuali per loro sarà dura. «Siamo davanti ad un provvedimento meramente ideologico – sottolinea Francione -, che punta a togliere il monopattino dalla strada. Perché se imponi al guidatore l’uso del casco, lo costringi in qualche modo a fare a meno del mezzo. Ditemi voi chi si porterà mai dietro un casco...».
E, infatti, secondo i gestori della sharing mobility, il vero problema creato dalla nuova legge varata, un paio di giorni fa, dal Parlamento (mancano però i decreti attuativi) è proprio questo: l’obbligo del copricapo rinforzato. «Ci sono altri vincoli, certo, ma meno incisivi – spiega il direttore di Bit -. C’è ad esempio la targa obbligatoria, ma una sentenza della Corte di giustizia europea ha disposto la sua installazione solo su monopattini più veloci di 20 km orari: non per i nostri quindi che sono più lenti. L’assicurazione, poi, l’abbiamo già. Resta, quindi, il casco. Che è la vera criticità. E che non sembra risolvibile, almeno ad oggi». Continua Francione: «Il governo ha voluto questo nuovo codice per migliorare la sicurezza stradale. Bene. E allora vi do un dato. Secondo l’Osservatorio nazionale sharing mobility i monopattini come i nostri hanno un’incidenza sinistri pari a 0,6 incidenti ogni 100mila chilometri percorsi. Insomma, il nulla. Per cui obbligare gli utenti all’uso del casco mi sembra davvero un provvedimento ideologico».
Pochi incidenti
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’altro operatore della mobilità green: Lime, società che opera su Rimini con un parco mezzi di 500 monopattini e 400 bike elettriche. «Intanto – puntualizza Alessio Raccagna, responsabile Lime per l’area sud Europa -, per sgombrare il campo dai rischi incidenti, dico che in cinque anni che operiamo a Rimini, così come in tutta Italia, non abbiamo mai registrato un incidente mortale, e questo perché i nostri monopattini non superano i 20 km orari: sono molto lenti quindi. Comunque, prima di capire cosa succederà, aspettiamo che vengano varati i decreti attuativi. Anche perché da più parti sono arrivati giudizi poco lusinghieri nei confronti del nuovo codice della strada: perfino dall’Associazione familiari e vittime della strada».
Mobilità alternativa
Intanto, sempre nell’ambito della mobilità green, Conflavoro Pmi Rimini ha stretto un accordo con l’azienda Rybit per la distribuzione di oltre 500 bici elettriche dotate di microchip e tastierino per attivazione negli hotel associati. Rybit propone, inoltre, in esclusiva agli associati Conflavoro Pmi, due contratti di noleggio e-bike con personalizzazione gratuita: uno a canone mensile di 75,00 euro a bici, l’altro pay-per-use di 30 euro a bici/mese + 3 euro solo se la bici viene noleggiata oltre ai mesi omaggio, chi sottoscriverà il contratto entro dicembre riceverà un ulteriore sconto del 5%.
Mentre D&G Yamaha, dai 100 mezzi distribuiti lo scorso anno, amplierà il parco mezzi a 500 scooter elettrici e offrirà, ai soci Conflavoro Pmi, due caschi, un’assicurazione Kasko completa e un mese in omaggio su quattro paganti, oltre alla personalizzazione dei mezzi. «Non condividendo la stretta sui monopattini - conclude il presidente provinciale di Conflavoro, Corrado Della Vista - correremo ai ripari per garantire la mobilità green sul territorio. Siamo preoccupati per le possibili conseguenze negative che tale misura potrà avere sul turismo. Sappiamo, infatti, che i turisti per i piccoli spostamenti utilizzano i mezzi elettrici e finora i monopattini la facevano da padrone. Per cui, in virtù dell’esperienza positiva avuta quest’estate abbiamo pensato di integrare il progetto anche con le mobility bike e gli scooter elettrici. E questo d’intesa con i nostri albergatori associati».