Cesenatico, fermo pesca: decise le date e spuntano due novità che non piacciono

Fissate le date del fermo pesca, che nei compartimenti marittimi da Trieste ad Ancona, zone di pesca Gsa 17 e 18, e quindi anche a Cesenatico, prenderà il via mercoledì 31 luglio per concludersi venerdì 13 settembre, ci sono un paio di preoccupazione per qualche novità non da poco. Le imbarcazioni che effettuano lo strascico a divergenti, sfogliare, rapidi e riti gemelle a divergente, che ha introdotto tra le altre cose la possibilità di pescare il sabato e la domenica e ha eliminato il cosiddetto fermo aggiuntivo, gli ulteriori 30 giorni di stop nel corso dell’anno che ogni imbarcazione doveva osservare, lasciando la scelta delle singole giornate all’armatore. Inoltre, dal 1° luglio al 1° ottobre non si potrà pescare entro le 6 miglia dalla costa (fatta salava la pesca costiera locale, consentita fra le 4 e le 6 miglia).

Nelle Gsa 17 e 18 la pesca potrà essere effettuata per un massimo di tre giornate su base settimanale, oppure per 72 ore settimanali, anche spalmate in 5 giornate. È stato poi introdotto un plafond di giornate complessive per ogni areale di pesca, suddiviso ulteriormente in base alla lunghezza delle imbarcazioni (sforzo di pesca massimo in numero di giorni attribuibili alle intere flotte autorizzate). Per lo strascico è stato fissato per le imbarcazioni sotto i 12 metri in 3.098 giornate, per quelle dai 12 ai 24 metri in 69.625 e per quelle oltre i 24 metri in 6.100; per rapidi-gabbie e sfogliare sotto i 12 metri il limite è di 194 giornate, per quelle dai 12 ai 24 metri 3.635, oltre i 24 metri 3.614.

Qualora si voglia pescare il sabato e la domenica in uno o più compartimenti marittimi (altra novità introdotta nel decreto ministeriale del fermo) è richiesta la sottoscrizione di accordi nazionali fra le organizzazioni cooperative, datoriali, sindacali maggiormente rappresentative.

«Rispetto a una prima nota illustrativa, con la quale si invitavano le associazioni a esprimere pareri e osservazioni, e che destava non poche preoccupazioni, il decreto ha recepito parte dei rilievi sollevati - è l’opinione del l giudizio del segretario della cooperativa “Casa del Pescatore” di Cesenatico, Mario Drudi - Ora può dirsi nell’insieme soddisfacente. Rimangono tuttavia un punto interrogativo e uno di dissenso».

Un dubbio e un dissenso

L’interrogativo riguarda «il plafond generale di giornate che per la prima volta è stato istituito. Negli ultimi mesi dell’anno potrebbe tessere esaurito, con la conseguenza di dover sospendere l’attività di pesca fino l’anno successivo. Si confida nella possibilità che venga modificato con la compensazione con altri segmenti ed eccedenze di giornate a disposizione. Sarebbe stato preferibile attribuire un plafond per singola imbarcazione».

Il dissenso, «per quanto la novità sia stata mitigata rispetto alla proposta iniziale», concerne la possibilità di pescare il sabato e la domenica. Secondo Drudi, «porterà un grosso danno laddove sono presenti mercati ittici all’ingrosso come a Cesenatico. Cancella d’idea di poter far riposare il mare e la fauna ittica per almeno 48 ore consecutive, che era ed è una cosa buona e utile. Così come è cosa buona e utile che il pescatore rimanga a casa il sabato e domenica, con la sua famiglia».

Gli stop negli altri mari

Da San Benedetto del Tronto a Bari il fermo pesca prenderà invece il via il 16 agosto e proseguirà fini al 29 settembre. Per i mari Ionio, Tirreno, Ligure, stop dal 1° ottobre al 30 settembre.

Per tutti i marittimi imbarcati come in passato rimangono le misure sociali a sostegno del reddito.

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