Cesena, vandali ai giardini in centro strappano libri e spargono pile usate: scempio culturale ed ecologico

Una notte di vandalismi, ignoranza e disprezzo dell’ambiente è andata in scena tra sabato e domenica ai giardini Serravalle, lasciando l’amaro in bocca ai numerosi frequentatori della principale area verde pubblica attrezzata presente in centro. Una banda di ragazzini, annoiati o forse alterati, e sicuramente poco rispettosi di uno spazio prezioso per la comunità, si è accanita contro la casetta dei libri che nella primavera del 2019 un’abitante della zona, Sandra Canduzzi Pieri, si era premurata di mettere a disposizione di tutti. Merito del dono che ne aveva fatto un altro amante della cultura, Renzo Zignani, che aveva già posizionato a Borello alcune di quelle postazioni in cui ciascuno può liberamente portare e prendere libri usati: anche in quel caso sono state presi di mira più volte da vandali. L’altra notte il bel gesto di cui la città deve essere riconoscente a quei due ultraottantenni è stato offeso da una stupidità e una rabbia insensata e ingiustificabile. Dopo che il vetro delle sportello della casetta era già stato spaccato diverse settimane fa, il branco che, a detta di chi vive in zona, passa ormai quasi tutti i fine settimana a fare danni ai giardini Serravalle ha tirato fuori i libri all’interno e ne ha strappato i fogli seminandoli per terra, su un’ampia porzione dell’area verde.

Inoltre, ha svuotato un contenitore di pile usate, portato via da qualche parte fuori dall’area verde, e ne ha ugualmente sparso lì il contenuto. Con l’aggravante aggiuntiva che si tratta di una piccola bomba ecologica: le pile abbandonate nell’ambiente, invece che essere correttamente smaltite, sono molto inquinanti, a causa dei materiali e sostanze tossiche di cui sono fatte, come piombo, cromo, cadmio, rame, zinco, mercurio e l’acido solforico.

Sdegno e richieste di controlli

Grande lo sconcerto dei residenti della zona e delle tante persone che frequentano e amano i giardini Serravalle, a cominciare da pensionati, gruppi di ragazzini degli scout, che anche ieri erano sul posto, e tanti bambini, che giocano con scivoli, altalene o nei campetti di calcetto e di basket.

C’è chi fa notare che servirebbe più vigilanza di sera e di notte, con ronde della polizia locale e delle forze dell’ordine, visto il ripetersi di questi episodi e la paura crescente che c’è ad attraversare quell’area a tarda ora. Una residente si chiede se da quelle parti non siano attive telecamere per individuare gli autori dello scempio fatto. C’è anche chi si domanda se non sarebbe il caso di chiudere quell’area verde nelle ore notturne ma, a parte il fatto che sarebbe comunque una sconfitta collettiva, è difficilmente fattibile, perché sono ben 6 gli accessi ai giardini (due da via Mulini, uno da via Martiri della Libertà, uno da via Cairoli, uno da via Battisti e uno da via Mura Federico Comandini) e comunque molti punti del perimetro sono agevolmente scavalcabili. Qualcun altro invita a fare una riflessione sul disagio vistosamente in aumento nelle nuove generazioni e sul modello educativo da cui sono circondati, chiamando in causa famiglia, e scuola e altri luoghi in cui si dovrebbe coltivare la cultura della convivenza civile e del rispetto dei beni comuni e prendersi cura di malesseri esistenziali o abusi di alcol o droghe a cui questi gesti sono spesso riconducibili.

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