Andrea Costa Up, pronto il ricorso per ridimensionare la squalifica al Ruggi
«Il danno sicuramente per la società è pesante, sia a livello economico che d’immagine. Adesso ci concentreremo sull’ottenere una riduzione della pena e poi penseremo a tutto il resto, logistica compresa». E’ una Sofia Conti, direttore generale dell’Andrea Costa, comprensibilmente amareggiata quella che si trova a gestire il durissimo provvedimento del giudice sportivo, ovvero le tre giornate di squalifica del campo biancorosso: «Abbiamo messo tutto in mano all’avvocato Giovanni Allegro, specializzato nella giustizia sportiva, ed entro domani (oggi, ndr) presenteremo ricorso al Tribunale d’appello – prosegue - in modo tale che sia esaminato già lunedì. Sinceramente, visto quanto successo sabato sera fuori dal Pala Ruggi, ci attendevamo qualcosa, ma non una punizione così severa».
Ricorso e precedenti
L’avvocato Allegro è lo stesso che, quest’anno, ha ottenuto la riduzione da due a una giornata (poi commutabile in multa) per il doppio turno di squalifica inflitto ad Herons Montecatini, Jesi, Libertas Livorno (A2) e San Severo. Quest’ultimo caso, occorso al termine del match dei pugliesi contro Ravenna il 20 ottobre scorso, è molto simile a quello dell’Andrea Costa. I due turni, infatti, arrivarono perché a “fine gara un gruppo di tifosi locali (circa 20) attendeva gli arbitri nel parcheggio fuori l’impianto di gioco, proseguendo nelle offese, anche ispirate a discriminazione territoriale, e minacciandoli, costringendo gli stessi arbitri ad essere scortati dalla Forza Pubblica fino al casello autostradale (art. 29.5B RG)”.
L’articolo incriminato, il 29.5B, è proprio lo stesso utilizzato per punire invece con tre giornate l’Andrea Costa. Insomma, la mano del giudice sportivo è stata molto pesante e difficilmente il ricorso imolese verrà premiato. L’obiettivo massimo, insomma, sembra il depennamento di un turno, lasciando così a due le giornate di squalifica. «Vedremo – riprende Sofia Conti - Noi ci aspettavamo di meno perché non sono arrivati richiami dalle Forze dell’Ordine presenti sul posto, ma è importante pure il danno d’immagine. Molti sponsor, infatti, non sono contenti di quanto successo. Parlare con i tifosi della curva? Ripeto, adesso ci concentriamo sul ricorso, poi non escludo che un incontro chiarimento con loro avvenga nei prossimi giorni».
La proposta di Omegna
Intanto il club piemontese, che in teoria dovrebbe presentarsi al Ruggi lunedì 6 gennaio, ha proposto all’Andrea Costa di disputare sul proprio campo anche la partita d’andata. Attenzione, non si tratterebbe di un’inversione (vietata dal regolamento), ma di un vero e proprio spostamento, con Omegna a mettere sul piatto il pagamento di tutte le spese della trasferta per l’Andrea Costa e pure metà incasso. Fra l’altro se Omegna all’ultima d’andata fosse ancora in lizza per le final four di Coppa, il match dovrebbe comunque essere giocato in contemporanea agli altri domenica 5 gennaio.