Delitto di Pierina: «offese, minacce e percosse all’amante del marito», anche Valeria verso il processo

Chiuse le indagini a carico della vicina di casa Valeria Bartolucci. Diffamazione, per le offese scritte sui muri, minacce e percosse per l’aggressione, quella avvenuta davanti alle telecamere delle tv nel garage di via Del Ciclamino. Questi i reati aggravati contestati dalla Procura della Repubblica di Rimini a Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilva, detenuto in carcere a Rimini dal 16 luglio per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate proprio nel garage condominiale. Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha notificato alla Bartolucci la citazione diretta, quindi per un’udienza pre-dibattimentale, davanti al giudice che dovrà decidere se si dovrà andare a processo oppure no. I reati contestati sono diffamazione, offese, minacce e percosse nei confronti della ex amica e vicina di casa Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli. Fu proprio la Bianchi, attraverso lo studio Barzan, a presentare denuncia contro la Bartolucci che apprese qualche tempo dopo l’omicidio di Pierina che con lei il marito Louis aveva avuto e forse manteneva ancora in piedi una relazione extraconiugale. Dopo un primo momento di sconforto e incredulità, la Bartolucci aveva iniziato a mostrare segni di insofferenza. Canzoni come “Bella Stronza” di Marco Masini messa a tutto volume con le finestre aperte, post espliciti sui social, fino ad arrivare al 2 luglio 2024, pochi giorni prima dell’arresto del marito, quando aveva aggredito la Bianchi davanti alle telecamere della trasmissione televisiva “Estate in diretta”. “Ti ammazzo, ti levo la luce dagli occhi” ed ancora “ti strappo tutti i capelli”. La diffrazione poi nascerebbe dalle scritte che, secondo la denuncia, avrebbe fatto Valeria sui muri del garage in cui si insulta volgarmente la Bianchi.

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