Forlì, la Fiera avicola trasloca a Rimini. E avrà cadenza annuale
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FORLI'. La Fiera avicola trasloca e salva i conti di Forlì. La cessione del marchio a Rimini verrà deliberata domani ma si tratta ormai di una formalità. Tutto, come ha annunciato il sindaco Gian Luca Zattini, è fatto. E in futuro la rassegna internazionale dell’avicunicolo andrà a braccetto con il Macfrut trasferito anni fa da Cesena in Riviera formando una grande esposizione trasversale del settore agroalimentare.
L'operazione
Il piano è questo. Forlì venderà a Ieg (la società quotata proprietaria delle fiere di Rimini e Vicenza) il “marchio” Fiera avicola. Per gestirla verrà costituita una società ad hoc con Ieg al 51%, Fiera Forlì al 35, Fiera Cesena al 10 e Assoavi e Unaitalia entrambe al 2%. Fiera avicola, in tandem con Macfrut, finirà così con ogni probabilità per avere una cadenza annuale e non più biennale. «A Forlì resterà così il potere decisionale sul mercato dell’uovo - spiega l’assessore alle Partecipate, Vittorio Cicognani -. Ma anche tutti gli eventi collaterali della Fiera avicola». Il piano dichiarato è di capitalizzare la vendita a Rimini per ripianare il deficit della Fiera di Forlì che si è fatto piuttosto importante: tra i 600 e i 700mila euro ai quali vanno aggiunti i prestiti da soci fatti da Fondazione Cassa dei Risparmi e Comune per un totale di circa 1 milione di euro.
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