Gli ambientalisti: «Aeroporto di Forlì, perdite che pesano sui cittadini». Ecco i conti
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FORLI’. Troppi perdite: l’aeroporto deve cambiare rotta. Questo in sintesi il pensiero di Ornella Mordenti, coordinatrice del Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì (TAAF) nella nota diffusa oggi.
«L’aeroporto Ridolfi di Forlì», scrive. «si trova in una fase critica: in meno di 4 anni di attività, ha accumulato perdite per 12,4 milioni di euro. Queste perdite pesano sul bilancio non solo della società di gestione ma anche sui cittadini. Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì e il Comitato Sorvolati ricordano che per oltre 20 anni l’aeroporto ha sprecato soldi pubblici. Negli anni 2000 perdeva circa 6 milioni di euro all’anno fino a quando nel 2013 l’attività dell’aeroporto Ridolfi e della SEAF, società partecipata dagli Enti Pubblici (Regione, Comune e Provincia di Forlì, Camera di Commercio), cessò. Per ripianare il debito la collettività forlivese vide deviare dalle casse pubbliche circa 3 milioni di euro che furono sottratti ai servizi, al welfare, alla sanità. Allora si era convinti che solo affidando ai privati la gestione dell’infrastruttura sarebbe stato possibile uno sviluppo positivo dell’aeroporto. I privati sono arrivati, la Regione Emilia Romagna ad oggi li ha sovvenzionati: circa 1,5 milioni di soldi pubblici dal 2022 al 2024 (oltre alle spese per il servizi dei Vigili del Fuoco e del personale addetto alla sorveglianza aeroportuale), ma la situazione non solo non risulta migliorata ma pare addirittura peggiorata».
«I bilanci della SEAF erano pubblicati a chiare lettere», continua Mordenti, «oggi nel sito di FA non sono consultabili, né è chiaro se tutti siano stati depositati, così come previsto dalla legge. E la legge prevede anche che dopo 3 anni consecutivi di conti in rosso non possano essere erogati fondi dagli enti pubblici. C’è di più. A fronte dei bilanci negativi non esiste tuttora un piano di sviluppo industriale: quello presentato in dicembre 2023 non è stato recepito da ENAC. Allora chiediamo: invece di continuare a ripetere gli stessi errori, non è forse arrivato il momento di fare un onesto esame della realtà sull’effettiva potenzialità dell’aeroporto Ridolfi, sulle sue caratteristiche, sui suoi limiti, sui vantaggi reali che porta alla collettività e sui costi che fa ricadere su di essa? FA non può non dimostrare di essere in grado di fare impresa, di saper creare benefici e sviluppo per il territorio, non può pensare di continuare a sottrarre ai cittadini parte delle tanto risicate risorse per servizi, sanità, tanto cara al Presidente della Regione e ancora di più ai cittadini. FA, o è in grado di dimostrarsi un’impresa capace di sostenibilità economica e ambientale, capace di compatibilità con il territorio dal punto di vista della sicurezza, dell’integrazione con la città, oppure diventa necessario cambiare rotta, individuare nuove strade. Possibile che non ci siano ipotesi alternative e migliorative all’uso dell’infrastruttura?».