Incassi del Lotto non versati, la tabaccaia di Bagnacavallo patteggia
Schedina dopo schedina, ha incassato le giocate di due settimane. Quando però è stato il momento di fare i conti con l’Agenzia delle Entrate, mancavano all’appello oltre 23mila euro di incassi del Lotto. Non quelli della ricevitoria, bensì quelli spettanti allo Stato. Così a finire nei guai è stata la titolare di un tabacchi situato a Bagnacavallo. Nei confronti della donna pendeva l’accusa di peculato. Mica roba da ridere, nonostante la cifra da versare fosse stata saldata, seppure in ritardo.
Il tutto era iniziato nel 2023, quando, in seguito a un accertamento dell’Agenzia delle Entrate, era stato scoperto il “buco” nei versamenti. Dopo aver inoltrato il sollecito di pagamento, era partita d’ufficio la denuncia con la formulazione dell’accusa nei confronti dell’esercente. Nel dettaglio, le veniva contestato il mancato versamento di 23.218 euro, corrispondente a due settimane contabili del 12 e del 19 settembre. La titolare avrebbe dovuto girarle alla Lottoitalia srl, società concessionaria dello Stato alla riscossione dei proventi del gioco del Lotto.
Il tutto è quindi finito nel capo d’imputazione formulato dal sostituto procuratore Raffaele Belvederi, appunto, con l’accusa di peculato.
Tutelata dall’avvocato Martin Benini, la donna è finita ieri in udienza preliminare davanti al giudice Corrado Schiaretti. Qui ha deciso di patteggiare la pena, formulata dal giudice in 10 mesi, commutati in una pena pecuniaria di 1.500 euro da rateizzare in cinque rate.