L’amore per i Colli Berici in un metodo classico

Vini

ALONTE (VICENZA). La prima vite aziendale porta la firma di Bruno Biasin. La piantò quarant’anni fa, affacciata sullo splendore dei Colli Berici, nel panorama collinare vicentino. Innamorato di questi monti, il fondatore di Cà Rovere è qui che ha cominciato a posizionare, uno sull’altro, i mattoni di una storia che oggi ha visto arrivare in azienda anche la terza generazione di Biasin. A nonna Giuditta, instancabile collaboratrice di Bruno, nel tempo si sono uniti ben presto i figli Ugo, Sisto e Alessia. E oggi hanno portato le loro forze anche i nipoti: Matteo, Marco e Marcella, eredi di una storia giovane, ma già profondamente radicata sul territorio.

La vendemmia 1991 rappresenta senza dubbio un anno di svolta per l’azienda. Le uve raccolte quell’anno vengono infatti utilizzate per provare a dare corpo ad un’idea nuova, ovvero la produzione di un Metodo Classico. Oggi le bollicine di Cà Rovere sono ben note, ma allora erano una sfida del tutto nuova. La prima sboccatura è datata 1995 e da quel momento in poi la famiglia Biasin comincia ad archiviare esperienza. Dopo più di vent’anni di ricerca, esperimenti e paziente attesa in cantina, l’azienda ha costruito un bagaglio di esperienze da cui attinge ogni giorno per continuare a produrre bottiglie eccellenti, che raccontano il territorio in tutte le sue sfumature. A partire dal mare, perché in epoca preistorica i Colli Berici erano un mare caldo, che accoglieva alghe e coralli. Quel terreno calcareo costringe oggi le viti a scavare a fondo con le radici tra le pietre, e fa sì che l’uva assorba e riporti nel vino una spiccata mineralità. È per questo che in cantina amano dire che «il mare è ancora vivo nei vigneti e nelle bollicine dei nostri spumanti Metodo Classico».

La Cuvèe per festeggiare

Visto il periodo festivo che si sta avvicinando, il Metodo Classico Cuvée del Fondatore Brut 2013 è uno dei vini maggiormente rappresentativi e prestigiosi di Cà Rovere, sintesi della conoscenza e dell’esperienza della cantina nella spumantistica. Di grande eleganza e personalità, è prodotto con uve selezionate di Chardonnay e Garganega dei vigneti situati nella porzione più meridionale dei Colli Berici. Le viti, allevate a guyot e pergola, hanno un’età media di quindici anni e producono uve di altissima qualità che sono raccolte manualmente.

La vinificazione della base spumante prevede spremitura soffice a grappolo intero e fermentazione del mosto fiore in serbatoi di acciaio inox, seguita dalla spumantizzazione secondo il Metodo Classico e da un affinamento sui lieviti di 9 anni. Il risultato è un vino elegante ed equilibrato, che si distingue per il suo perlage fine e persistente, il colore giallo dorato chiaro e un bouquet armonioso di mandorla, mela verde e delicate sfumature balsamiche. Al palato, si distingue per una spiccata sapidità e una straordinaria persistenza, perfetto da abbinare a portate a base di pesce e formaggi a media stagionatura.

L’arte spumantistica

La linea di spumanti di Cà Rovere non si ferma però qui. La filosofia spumantistica dell’azienda comprende 7 etichette che esprimono al meglio l’unicità del terroir e della tradizione italiana delle bollicine. Il terreno ricco di pietra calcarea, come già accennato in precedenza, custodisce fossili di un mare preistorico e conferisce una delicata sapidità, esaltando il carattere distintivo delle bolle di casa Biasin. Realizzati con uve Chardonnay, Garganega o un blend armonioso dei due vitigni, e caratterizzati da dosaggi che spaziano da Brut, Brut Nature, Extra Brut fino a Demi-sec, gli spumanti di Cà Rovere sono affinati sui lieviti per un minimo di 24 mesi fino a 120 mesi. Esclusivamente Millesimati, raccontano le caratteristiche di ogni singola annata, esaltando il legame con il territorio e la cura artigianale che caratterizza ogni fase della produzione.

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