Tragico Capodanno a Villa Verucchio: raccolta fondi per il Carabiniere: si è già arrivati a 35mila euro con quasi 1.500 donazioni
Vola la raccolta fondi per il comandante di Verucchio, superati i 35mila euro. Fioccano donazioni da tutta Italia per garantire tutela legale al comandante dei carabinieri Luciano Masini, indagato per eccesso colposo di legittima difesa dopo aver ucciso il 23enne egiziano Muhammad Sitta che, durante la notte di Capodanno, aveva accoltellato 5 persone, scampate alla morte per un soffio.
Ha raggiunto la cifra di 35.438 euro, a fronte di 1454 contributi, l’ondata di solidarietà lanciata dall’associazione di commercianti Vivilla che ha travolto Masini. «Le adesioni si moltiplicano a dismisura oltre ogni previsione – ha scritto ViVilla sui social –. Parte dei fondi raccolti sarà devoluta anche alle vittime dell’aggressione, nel rispetto della trasparenza e in accordo con l’Arma dei carabinieri».
«Il mio assistito – sottolinea il legale di Masini, Tommaso Borghesi - è profondamente commosso per le attestazioni di stima e il sostegno ricevuti e ringrazia chi ha manifestato la propria solidarietà nei suoi confronti».
Intanto da Novafeltria parte una seconda colletta «in segno di solidarietà e vicinanza – come spiega Fabio Pandolfi, assessore ai Lavori pubblici di Novafeltria, uno dei promotori insieme all’assessore Monia Amadei (tutti e due di Fratelli d’Italia-Valmarecchia libera) - per la copertura delle spese legali che il comandante dovrà sostenere in modo autonomo». Chi intendesse partecipare può contattare per via telefonica o whatsapp il 377.3670118 o il 334.9940836.
A livello nazionale, invece, il deputato di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri, ha anticipato un cambio di passo normativo, mentre portava doni natalizi alla stazione dei carabinieri di San Piero in Bagno, presso Forlì-Cesena. «Ora più che mai – ha commentato - è fondamentale dimostrare vicinanza e sostegno alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca verificatisi a Milano e a Verucchio. Episodi che vedono i nostri militari, dopo aver agito nell’esercizio delle loro funzioni, sottoposti ad indagini. La nostra vicinanza e il nostro sostegno si tradurranno anche in un intervento normativo concreto, affinché le forze dell’ordine siano poste nelle condizioni di lavorare con serenità e nella consapevolezza che lo Stato è dalla loro parte».