Tragedia di Capodanno a Villa Verucchio, in un video l’appello del carabiniere: «Fermo, che fai, fermo per favore, vuoi morire?»
«Fermati, ma cosa stai facendo? Fermati, basta...ma vuoi proprio morire? Fermati per favore». Sono urla cariche di umana tensione e di una straziante consapevolezza che l’irrimediabile sta per accadere. Sono le grida disperate del maresciallo Luciano Masini che, in questi giorni, quasi senza sosta risuonano nella mente dei colleghi e degli investigatori dei carabinieri del nucleo investigativo di Rimini chiamati a chiarire la dinamica della sparatoria di Capodanno a Villa Verucchio.
La tragedia in diretta
Quelle frasi Masini - come si vede in un video consegnato ai carabinieri da chi l’ha girato - le urlava a squarciagola mentre indietreggiava, tentando di fermare quel ragazzo che pareva avere una forza disumana, una luce di pazzia negli occhi e che correva con un coltello tra le mani. Le urla e gli spari. Uno, due, tre spari mentre il carabiniere indietreggia, poi ancora fino a sei o sette colpi a terra disperati per non uccidere. Poi il tiro si alza perché la distanza tra due uomini diventa troppo poca, ancora uno sparo e il video si interrompe prima degli ultimi proiettili che raggiungono il torace, la spalla e il capo.
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