La prova dello stub conferma: il maresciallo costretto a far fuoco nel capodanno di sangue a Villa Verucchio

«Per ora sappiamo che sul corpo di Sitta c’erano residui di piombo, bario e antimonio che testimoniano come il soggetto fosse all’interno di questa nuvola di Gsr, che sarebbero i residui dello sparo. Ma non sappiamo la distanza, si può solo dire che siamo in una range che va da 30 centimetri a qualche metro».
Lo ha spiegato l’avvocato Tommaso Borghesi sulla base di un primo risultato delle analisi che il Ris di Parma ha effettuato sugli abiti di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il 23enne di origini egiziane ucciso a Capodanno a Villa Verucchio dal maresciallo dei carabinieri Luciano Masini.
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