Forze dell’ordine indagate, alt da Roma «Il caso Masini non dovrà ripetersi»
«Quello accaduto a Rimini è un caso che ci fa riflettere su come agenti e forze di polizia lavorino per la salvaguardia dei cittadini e quindi non è possibile che, quando agiscono nell’esercizio delle loro funzioni, si trovino iscritti nel registro degli indagati»: la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli conferma le voci che vogliono l’esecutivo al lavoro su una norma a tutela delle forze dell’ordine. E il punto di partenza è proprio quanto accaduto nella notte di San Silvestro a Villa Verucchio, dove il comandante dei carabinieri Luciano Masini ha sparato - uccidendolo - al 23enne egiziano Muhammad Sitta, che aveva seminato il panico nel paese accoltellando 4 passanti poco prima della mezzanotte. Per quell’intervento ora Masini risulta indagato per eccesso colposo di legittima difesa, ma il Governo - che tramite la presidente del Consiglio Giorgia Meloni il ministro della Difesa Guido Crosetto ha già annunciato un «encomio solenne» per il militare - vuole evitare che si ripetano casi simili in futuro.
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