I piselli dell’orto, buoni da mangiare e anche decorativi

Verde
  • 31 maggio 2024

ROMAGNA. Sono una pianta a tutti gli effetti da orto, ma possono essere anche decorativi. Parliamo dei piselli, assolutamente facili da coltivare anche in vaso, che non deve essere neppure troppo grande. Per farne una coltivazione riccamente commestibile, ma anche piacevolmente decorativa, potremo seminare i semi di piselli in un vaso nero verniciato da 20 cm di diametro circa, dotato di sottovaso, e utilizzare come tutore uno o due rami di nocciolo. Ci serviranno anche 1 l di palline d’argilla, 20 l di terriccio per piante in vaso, qualche manciata di pacciamatura fina (gusci di cacao o paglia di lino). Possiamo procedere alla semina da primavera avviata in poi: verseremo uno strato di 3 o 4 cm di palline d’argilla sul fondo del secchio, riempiremo il vaso di terriccio per piante in vaso, assesteremo con le mani, aggiungeremo un po’ di terriccio e presseremo fino a 3 cm dal bordo. Possiamo quindi seminare cinque o sei semi, distanziati da 8 a 10 cm, a una profondità di 1 cm circa. Dovremo dunque annaffiare a pioggia fine, stando attenti a non scoprire i semi. A questo punto si può pacciamare. Il vaso si può tenere all’interno fino a quando i semi non germinano, poi si può mettere all’aperto in ombra parziale quando appaiono le prime foglie. I rami di nocciolo potranno essere usati come tutori da quando gli steli misureranno 10 cm (questo non solo aiuterà la pianta a crescere in modo ordinato, ma migliorerà anche la circolazione dell’aria, riducendo il rischio di malattie).

La manutenzione è piuttosto semplice: i piselli non sopportano la siccità e dunque è bene non lasciare mai seccare il terriccio, i fiori cadrebbero e i piselli abortirebbero. Al contempo, è meglio però evitare di bagnare le foglie per prevenire malattie fungine. Ricchi di vitamine A, B, C e K, nonché di proteine e fibre, i piselli sono un’ottima aggiunta a una dieta sana e bilanciata e si ritiene che siano stati uno degli alimenti di base più antichi per le civiltà umane.

Non sono particolarmente esigenti in termini di fertilizzanti, ma un’ulteriore alimentazione con un concime bilanciato a basso contenuto di azoto può stimolare una buona produzione di baccelli. Troppo azoto potrebbe favorire la crescita delle foglie a scapito dei fiori e dei frutti.

Di solito, i piselli sono pronti per la raccolta circa 60-70 giorni dopo la semina. È consigliabile raccogliere i baccelli quando sono ancora teneri e pieni, prima che i semi all’interno diventino troppo grandi e duri. La raccolta regolare stimolerà la pianta a produrre nuovi fiori e baccelli. Anche se è un’informazione meno utile in caso di coltivazione in vaso, è interessante comunque sapere che i piselli, come altre leguminose, hanno la capacità di fissare l’azoto atmosferico nel suolo grazie alla simbiosi con i batteri del genere Rhizobium. Questo migliora la fertilità del terreno, rendendolo più ricco per le future coltivazioni.

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