Tragico incidente in A14: morti l'atleta paralimpico ravennate Andrea Silvestrone e due dei suoi tre figli
Tragedia sulla a 14, muore Andrea Silvestrone, 49enne atleta ravennate affetto da sclerosi multipla, giocatore di tennis in carrozzina, e due dei suoi tre figli. Il suo terzo figlio adolescente è rimasto ferito. E' il terribile il bilancio di un incidente stradale avvenuto in direzione nord sull'A14 nella Galleria Castello a Grottammare (Ascoli Piceno). Nei pressi di un cantiere segnalato si sono scontrate un'auto a noleggio, proveniente dall'Abruzzo, su cui viaggiavano le vittime e il bimbo trasportato all'ospedale di Torrette (Ancona), e un tir il cui conducente è rimasto illeso. Sul posto sanitari, vigili del fuoco, Polizia stradale e personale Anas.
Lo scontro è avvenuto all'altezza del km 300, in corrispondenza, fa sapere Anas, di un "cantiere di lavoro correttamente installato e segnalato", poco prima delle 11 e attualmente è chiuso il tratto compreso tra San Benedetto del Tronto e Pedaso. Sul luogo dell'evento Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, Polizia Stradale e personale della Direzione 7/o Tronco di Pescara di Autostrade per l'Italia. Sul posto traffico bloccato e 2 km di coda in entrambe le direzioni; 1 km di coda all'uscita obbligatoria di San Benedetto direzione Bologna.
Sconvolta la comunità di Montesilvano (Pescara) dove Silvestrone viveva ed era molto stimato. "Sono devastato" ha detto il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis.
Oltre ad Andrea hanno perso la vita figlia di 13 anni e il figlio minore di 8, mentre lotta tra la vita e la morte il secondogenito di 12 anni. Nell'impatto terribile è morto anche il cane della famiglia. Silvestrone era molto noto a Ravenna, dove era nato e cresciuto. Dopo la laurea in Giurisprudenza aveva anche esercitato la professione di avvocato. Circa tredici anni fa il suo trasferimento a Montesilvano, in Abruzzo, dove aveva conosciuto la futura madre dei suoi figli Barbara. Dopo che la sclerosi multipla lo aveva costretto alla sedia a rotelle non si era mai dato per vinto e nel 2016 si era appassionato al tennis in carrozzina. Disciplina che lo aveva portato a vincere nel doppio il suo primo titolo italiano a Bassano del Grappa nel 2017. La notizia della sua morte ha destato grande cordoglio non solo in Abruzzo dove la comunità locale di Montesilvano si è stretta attorno alla moglie Barbara che in queste ore sta vivendo un terribile calvario, ma anche in Romagna dove Silvestrone continuava a essere ricordato. Sconvolto anche il fratello Luca, imprenditore che negli anni scorsi era salito alle ribalta della cronache per un tentativo di acquisto del Cagliari Calcio. "Mio fratello e i bimbi sono morti, sono disperato" ha scritto poche ore fa in un commovente post su Facebook.