Volley A2 donne, La Clai Imola disputerà la A2 ma ancora non sa dove

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Vent’anni di attesa e ora che c’è, Imola vuole provare a restarci in A2 di volley donne. Dopo l’impresa completata sabato con la vittoria contro Villa Cortese, in casa Csi Clai non si sta perdendo tempo e sono già in corso i colloqui per i rinnovi con le giocatrici della rosa ma, aspetto molto importante, anche la scelta del campo su cui disputare le gare.

Il Pala Ruscello, che è da anni la casa della Clai, non può essere omologato per la seconda categoria nazionale e dunque la società si vede costretta ad emigrare. Dove si deciderà nei prossimi giorni: «La condizione che pone la Lega è quella di almeno 500 posti a sedere e la soluzione ideale sarebbe il PalaRuggi - spiega il presidente Stefano Mongardi - dove giocano già le due più importanti società imolesi di basket. La richiesta è quella di poter giocare la domenica alle ore 17 per poterci allineare con gli orari del nuovo campionato. Vedremo se si potrà chiedere alle società di basket il sacrificio di spostare le partite interne al sabato, ma a quel punto potrebbe nascere un altro problema, visto che il taraflex andrà montato un giorno prima dato che dobbiamo garantire alla squadra ospite la possibilità di svolgere una seduta di allenamento al Palasport nella mattinata del giorno della partita. Se non sarà possibile l’utilizzo del PalaRuggi, andremo a giocare alla Palestra Cavina, anche se servirà qualche aggiustamento. Concorderemo con il Comune di Imola e con le altre società il da farsi».

Il presidente Mongardi guarda avanti e ci tiene a sottolineare un aspetto importante della Clai: «Tra le cinque squadre promosse in A2 credo che la nostra sia l’unica che non ha mai espresso dubbi sul fatto di disputare la A2 il prossimo anno – dichiara – avevamo già confermato Nello Caliendo prima dell’ultima partita e dunque sarebbe stato con noi anche in B1. Ora cerchiamo di costruire una squadra competitiva senza metterci in brutte avventure. La percentuale di squadre provenienti dalla B1 che retrocede subito è alta perché le squadre che disputano la A2 hanno un paio di mesi di vantaggio sul mercato. Noi non ingaggeremo straniere, il mercato italiano offre ancora possibilità e proveremo a costruire una formazione in grado di restare in categoria. Lo scorso anno ce l’ha fatta solo Melendugno, speriamo di essere noi la mosca bianca nella prossima stagione. I costi ovviamente sono più alti ma non faremo il passo più lungo della gamba».

Il numero uno della Clai fa un passo indietro e riassume in poche parole il trionfo in B1. «Abbiamo iniziato il campionato rimontando da 0-2 a 3-2 e vincendo su un campo importante come quello di Ravenna. A mio avviso le vittorie fondamentali sono state quelle con Rubiera e Garlasco nel girone di ritorno. Lì la squadra ha preso piena consapevolezza dei propri mezzi. Detto ciò, sabato sul 24-20 del terzo set ancora stentavo a crederci e devo ringraziare tutte le componenti per averci regalato questo sogno e aver riportato Imola là dove solo il presidente Magnani dell’allora Famila era riuscito ad arrivare».

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