La Omag-Mt si prende il derby e per ora la supremazia romagnola
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omag-mt 3
CLAI IMOLA: Pomili 3, Bacchilega 4, Pinarello, Mescoli 3, Ravazzolo 8, Stival 10, Mastrilli (libero),Bulovic, Rizzieri, Migliorini, Visentin. Ne: Arcangeli, Gambini (L), Morotti. All.: Caliendo.
OMAG-MT: Ortolani 9, Nicolini 5, Consoli 9, Piovesan 11, Parini 8, Nardo 17, Valoppi (libero), Sassolini 1, Ravarini 9. Ne: Polesello, Meliffi, Bagnoli, Monti (L), Merli. All.: Bellano.
ARBITRI: Stellaro ed Erman.
PARZIALI: 17-25, 18-25, 12-25.
NOTE: Durata set 27’, 26’, 21’. Totale: 1h26’. Battute vincenti: Clai 1, Omag-Mt 7. Battute sbagliate: Clai 2, Omag-Mt 9. Muri: Clai 3, Omag-Mt 9. Errori: Clai 11, Omag-Mt 11. Spettatori: 800 circa.
La Omag-Mt domina il derby romagnolo, confermando il maggior spessore tecnico, atletico ed emotivo rispetto a una Clai sì coraggiosa, ma la cui lotta salvezza passerà da ben altri avversari. Bella la cornice di pubblico, con la tifoseria ospite a far sentire la Omag-Mt sostanzialmente in casa.
Omag-Mt superiore
San Giovanni in Marignano non vuole fare sconti alla matricola imolese e parte subito con il gas spinto, allungando sul 5-9 grazie alla buona ricezione a innescare Ortolani e Nardo, mentre la Clai pur efficace in difesa fatica molto a concretizzare. Due muri consecutivi, firmati Piovesan e Nicolini, costringono Caliendo a parlarci sopra, ma la storia non cambia e la solita Ortolani lancia le sue sul 9-16, nonostante gli sforzi del libero Migliorini di tappare tutti i buchi. La Clai passa solo dal centro e allora San Giovanni sul 12-21 scava il solco decisivo: in poco meno di 30’ il primo set vola via chiuso da Piovesan dopo una buona serie in battuta della Mescoli e il discreto impatto dei cambi imolesi (Rizzieri in regia e la schiacciatrice Bulovic).
Ravarini ok
Caliendo nel secondo set torna con il sestetto titolare e complice un calo di tensione ospite mette pure il naso avanti (4-2), ma la differenza “di tutto” resta evidente e, infatti, non appena ricomincia a sbucciarsi le ginocchia la Omag-Mt ribalta la frittata (5-8). Imola non molla, dà fastidio alla ricezione ospite e il set diventa equilibrato (13-14), mentre un’imprecisa Ortolani si accomoda in panchina e la giovane Ravarini risponde presente (tre punti per il 15-18). Nardo e ancora Ravarini firmano l’allungo dello 0-2, anche perché Stival e Pomoli non passano più con inevitabile “ricaduta” psicologica per Imola.
San Giovanni riparte con l’ottima Ravarini, la Clai con Rizzieri in regia ma le imolesi sembrano non crederci più e scivolano 1-5, complici pure i continui miracoli del libero Valoppi. Nardo mette giù i palloni caldi nei rari momenti difficili delle ospiti, come quello del 7-11, poi San Giovanni prende il largo sull’8-17 e in meno di 90’ il derby è già finito.
il dopo-gara
Bellano: «Brave
a interpretare
il tipo di partita»
E’ un Massimo Bellano giustamente sorridente quello che commenta la seconda vittoria stagionale della sua Consolini, al termine di una gara resa facile dalle riminesi. «Siamo stati bravi a interpretarla - ecco le sue parole - perché ho visto una Clai buona nel ritmo muro-difesa e avevo raccomandato alle ragazze di non farsi prendere dalla fretta a mettere giù palloni. Siamo agli inizi di un percorso lungo e dobbiamo ancora definire bene certi equilibri, certo ci siamo riusciti in allenamento, ma la partita è un’altra storia e siamo alla seconda ufficiale».
L’ottima prestazione di Alexandra Ravarini non cambia di una virgola le gerarchie in casa Omag-Mt e Bellano lo sottolinea con forza. «Lei e Sassolini possono giocare nel doppio ruolo, quindi entreranno nelle rotazioni, ma le nostre titolari sono sempre le stesse, insomma non cambia nulla. A un certo punto ho semplicemente dato respiro a Ortolani, la nostra identità è sempre quella pensata in estate».
E’ sereno dall’altra parte Nello Caliendo, consapevole di come la stagione della Clai sia lunga e tutta da costruire: “In primis è stato bello giocare davanti a tanta gente, una cornice che ci ha emozionato. In campo poi la maggiore esperienza di San Giovanni Marignano è stata decisiva, specie nei finali dei primi due set quando la loro varietà offensiva ha scavato il break. Noi dobbiamo lavorare e crescere tanto, specie nella lettura del gioco e nelle scelte sul terzo tocco, poi chiaramente l’infortunio della Cavalli ha cambiato tante cose e certi equilibri nuovi sono ancora da definire. E comunque siamo partiti trovando due avversarie (Messina e Omag-Mt, ndr) costruite per puntare in alto e questo ha sicuramente il proprio peso nel giudicare le nostre prove». r.r.