Il ravennate Bonitta insegna il volley in Texas: “Ho nostalgia dell’Italia, ma ad Austin si lavora bene”

Volley

RAVENNA

SANDRO CAMERANI

Testa e corpo ad Austin, cuore diviso a metà con Ravenna. Quattro mesi dopo il suo sbarco in Texas per la nuova avventura della LOVB, lega professionistica Usa di volley femminile nuova di zecca che può pescare liberamente in un bacino infinito di giocatrici provenienti da ogni parte del Paese. Con l’Università di Austin il computo attuale delle gare parla di due vittorie e tre sconfitte, due delle quali comunque al tie-break, a Houston e Salt Lake City. Ormai pienamente integrato nella nuova situazione ma sempre informato sulle vicende della pallavolo italiana e soprattutto della Consar, per Marco Bonitta è già possibile tracciare un primo punto della situazione.

Contento della stagione della Consar, che è anche una sua creatura?

«La Consar per me è passato ma anche presente, fino al 31 dicembre sicuramente. Io, Valentini e la società abbiamo scelto in fase di composizione della squadra, un roster che ritenevamo potesse ripetere almeno il risultato dello scorso anno quando arrivammo in semifinale (sfiorando la finale e la probabile promozione, ndr), con un occhio di riguardo ai giovani talenti da fare sbocciare. Quest’anno pochi sono ravennati o romagnoli, vero, ma non possiamo pretendere che ogni anno ci siamo talenti per la serie A. Quanto al futuro, società e allenatore decideranno. Spero per un salto di categoria a questo punto, visto che la squadra è stabilmente nelle prime tre».

Come procede in Texas?

«Il bilancio è positivo. All’inizio è stato molto difficile districarsi tra burocrazie totalmente differenti dalle nostre. Ma ad Austin si sta molto bene, il clima è splendido e si lavora in palazzetti grandi con sala pesi totalmente a nostra disposizione. Quanto al futuro, qui ci sono tre leghe e ne sta per nascere un’altra. Non so che prospettiva si può immaginare. In alcune location c’è sold out, in altre un po’ meno».

Già nostalgia dell’Italia?

«Nostalgia sempre, anche se con le videochiamate ora è più facile rispetto a qualche anno fa. Per il resto sono molto aggiornato sui campionati italiani maschile e femminile, dove mi piacerebbe tornare».

Come procede l’assistente allenatore, l’indimenticato libero della Teodora Stacy Sykora?

«Con Stacy ho un ottimo rapporto, ha tolto i panni del giocatore ed è un’ottima assistente a cui ho destinato il controllo e lo sviluppo del nostro cambio palla. È sempre molto naif ma con lei ci sono rispetto, stima e affetto reciproci».

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