Tennis, la gioia delle famiglie di Lucia Bronzetti e Sara Errani: «Felici e orgogliosi di loro»
Ieri mattina Lucia Bronzetti e il babbo Luigi sono tornati insieme da Malaga, lo sbarco a Bologna alla 10.30 e poi via verso Verucchio per qualche giorno in famiglia e con la buona tavola. I nonni e i ristoranti locali sono in preallarme. Per Luigi e la mamma, Denise Pedrosi, rimasta anche lei a Malaga fino a lunedì, sono stati giorni intensi, e ora parlano con una sola voce: «Siamo felici, un po’ frastornati e tanto orgogliosi di Lucia, soprattutto per il cuore e la passione con cui scende in campo. Lei gioca sempre mettendoci il cuore e il cuore diventa ancora più grande quando si rappresenta l’Italia. Come genitori, il nostro compito è stato e sarà sempre quello di sostenerla con equilibrio, sia nei momenti belli che in quelli più difficili, cercando di esserle sempre vicini. Abbiamo sempre creduto che gli investimenti fatti per i figli, che siano di tempo, energie o risorse, debbano essere rivolti alla loro felicità e non per avere un ritorno. Per questo abbiamo sempre cercato di non metterle troppa pressione».
Poi Denise dice: «Ricordo ancora quando ha conosciuto Francesco (Piccari, ndr) ed è partita per Anzio, decisa a inseguire il suo sogno. Ha deciso in due giorni e suo fratello le ha lasciato un biglietto che conservo ancora: “Nessuno diventa campione seduto sul divano di casa”. Quelle parole racchiudono lo spirito con cui Lucia ha sempre affrontato il suo percorso: con sacrificio, determinazione e voglia di migliorarsi. E noi siamo sempre stati molto uniti come famiglia e Lucia ci ha sempre stupiti. Ogni volta che raggiungeva un obiettivo noi pensavamo che fosse già tanto, ma lei riusciva a regalarci qualcosa di più, qualcosa di inaspettato che ci emozionava profondamente. Vedere il suo impegno, il suo sorriso quando è serena e la gioia che trasmette sono il più grande premio per noi. E pensiamo di essere stati fortunati perché abbiamo sempre incontrato le persone giuste che adesso fanno parte del suo team, un team in cui ognuno ha il suo ruolo, persone sincere con cui negli anni abbiamo costruito rapporti di stima e di rispetto reciproco».
Dalla Turchia, dove sta giocando alcuni tornei Itf Men’s Future, si complimenta anche Alberto Bronzetti, cugino di Lucia, attuale n.1134 del ranking mondiale: «Mi ha fatto impressione vederla vincere, giocava per la nazionale era una sensazione diversa. È stata molto brava perché lei teoricamente sulla carta doveva vincere al 90% con la Hruncakova, ed in quei momenti non è mai facile gestire la tensione soprattutto quando ti giochi la coppa. Sono molto felice per lei se lo merita, immagino la sua gioia...Gioia che gli farò passare – sottolinea scherzando Alberto - la settimana prima che parta per gli Australian Open, la raggiungerò ad Anzio e ci alleneremo insieme». Un particolare: quest’estate i due hanno fatto partita, un set vero, vinto 6-3 da Alberto e Lucia non l’ha presa proprio bene.
Sul volo di ritorno da Malaga c’erano anche Giorgio Errani con la moglie Fulvia, che hanno visto l’ennesimo trionfo di Sara in questo pazzesco 2024: «E’ stato un anno straordinario per il tennis italiano e per Sara in particolare. In un anno così ci speravo, secondo me il tennis era in debito con Sara, in questo caso il tennis è stato galantuomo ed è venuto fuori un anno incredibile».
«Ora Sara è assolutamente felice, ha superato un brutto momento e ha vissuto una grande stagione. Nei suoi progetti – continua Giorgio – c’era la possibilità di smettere al termine di questa stagione, con quello che ha vinto in doppio ormai è costretta ad andare avanti almeno per un altro anno, almeno finchè il fisico terrà. Certo dovrà fare una programmazione concordata con Jasmine, ma credo che giocherà ancora ad alto livello». Rimane il rammarico di non poter festeggiare sul territorio, una bella festa che Massa Lombarda aspetta da un pezzo dopo la medaglia d’oro olimpica: «Purtroppo non c’è stato il tempo materiale, ora faranno qualche giorno di vacanza, poi andranno via prima di Natale in Australia».
Infine, Davide Errani, fratello di Sara, racconta le sue emozioni: «Non è facile trovare la parole, sono sensazioni difficili da poter raccontare. E’ stato un anno follemente meraviglioso, sono contentissimo per lei come persona prima che come atleta, se lo merita tutto e tanto. Ieri sera prima andare a letto pensavo dove eravamo l’anno scorso ed a quello che è successo in questo 2024. Si ricordano sempre le Olimpiadi, ma io penso anche al successo di Roma e ad una delle cose più belle accadute durante la premiazione del doppio al Roland Garros quando Sara ha detto: torneremo qui tra un mese perché abbiamo qualcosa da conquistare. E così è stato, sono tornate a Parigi ed hanno vinto l’oro olimpico. Ma c’è stata anche la vittoria di Linz, la semifinale di Miami, Pechino, un Us Open meraviglioso dove ho avuto la fortuna di conoscere Andrea Vavassori e suo papà Davide che sono due persone straordinari. A Malaga c’è stato il giusto finale per questa stagione pazzesca».