Superbike, tanta Romagna a caccia di gloria nella tappa di Misano

Moto

La festa può cominciare. Dopo quasi due mesi dall’ultima volta infatti la Superbike è pronta a tornare in pista, e non poteva esserci palcoscenico migliore del Misano Word Circuit “Marco Simoncelli”. Del resto il tracciato romagnolo è reduce dall’Aprilia All Stars 2024, andato in scena lo scorso sabato, ed è ora pronto a riaprire le porte alle derivate di serie, per le quali sono attese oltre 70mila spettatori.

I tanti italiani in grado di ben figurare, a cominciare da Nicolò Bulega, non hanno del resto lasciato indifferenti i tifosi, e lo stesso vale per il duello titolato tra Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu. Un duello che prima di riprendere in pista, da venerdì mattina, lo farà nella Padel Arena all’interno del paddock di Misano: alle 11.30 di domani infatti il turco e lo spagnolo si sfideranno, e con loro vi saranno anche Andrea Locatelli e le portacolori del WorldWcr, Roberta Ponziani, Tayla Relph e Lucy Michel. Questo fine settimana sarà infatti anche “storico”, dato che andrà in scena il primo storico mondiale femminile, con l’Italia rappresentata proprio da Ponziani. Una prima volta ricca di significato, nonché di eventi collaterali, a partire dall’happy hour di inaugurazione del campionato – su invito – di domani presso il Lido Riviera di Misano, e proseguendo con il panel di discussione dal titolo “closing the gender gap”, in programma venerdì dalle 17.30 presso la Sala Rio dell’Hospitality Building del tracciato di Misano. Ad ogni modo gli occhi saranno puntati anche sulla Superbike, dove i temi non mancheranno: detto del duello per il titolo, sono tanti i romagnoli a caccia di risultati, dato che oltre al già citato Bulega vi è Michael Rinaldi, già vincitore a Misano nel 2021, mentre in Supersport Stefano Manzi e Federico Caricasulo partono tra i favoriti per il successo, con il riminese di Yamaha in piena lotta per il titolo. Da segnalare in Superbike anche la wild card di Michele Pirro: il tester Ducati infatti tornerà a competere nelle derivate a cinque anni di distanza dall’ultima volta. Una chance nata anche dall’impossibilità di correre in MotoGp, a causa del nuovo sistema di concessioni, che il cesenate d’adozione non vorrà certamente sprecare.

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