MotoGp, “non volevamo offendere la Cina”. Fascia giapponese indossata alla partenza: il Gresini Racing Faenza e il suo pilota si scusano con lo sponsor
“A Motegi c’è stato anche un incidente che ha coinvolto Manuel Gonzalez, il quale ha indossato in griglia di partenza una bandana giapponese. Questo gesto, anche se involontario, ha urtato la sensibilità del popolo cinese. Qjmotor e Gresini Racing ne stanno discutendo in maniera positiva e si attende una soluzione nel breve periodo. In segno di rispetto per la Cina, il Team Gresini Racing Moto2 correrà senza logo nei quattro round rimanenti della stagione 2024”.
La fascia alla partenza
Ma cos’era successo al Gp del Giappone? Il pilota Manu Gonzalez, prima della gara di Moto2, che ha finito per vincere, ha mostrato un “hachimaki”, la fascia per capelli tipica del Paese nipponico e che tanti identificano quasi immediatamente con la loro cultura. Un gesto che ha fatto arrabbiare lo sponsor principale della squadra italiana, QJMotor. L’azienda cinese ha sostenuto che si tratta di un simbolo particolarmente offensivo per il suo popolo, in quanto intrinsecamente associato all’esercito giapponese ed alla Seconda Guerra Mondiale, l’evento storico in cui il Giappone invase la Cina.
Le scuse del pilota
Così Manuel Gonzalez questa mattina in una nota diffusa dal Gresini Racing: “Ci tengo a chiedere sinceramente scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle mie foto in griglia in Giappone. Non è mai voluto essere un messaggio politico, ma solo delle foto legate alla città che ospitava la gara. Non è mai stata mia intenzione il mancare di rispetto o offendere i sentimenti della popolazione cinese, è stato un gesto inconsapevole e involontario, di cui mi pento. Chiedo ancora una volta scusa e spero di poter ottenere il vostro perdono e supporto.