MotoGp, la Romagna che ride e quella che per ora piange



Marc Marquez riporta indietro le lancette del tempo ed eguaglia il campionissimo Angel Nieto, il fratello Alex completa il successo di famiglia, mentre gli avversari latitano.
Si fatica a trovare l’aggettivo giusto per un Marc che sembra essere tornato quello degli anni migliori. In avvio di stagione non lascia nulla agli avversari: le vittorie nelle Sprint e nei Gp sono tutte sue, così come le pole postion.
I grandi assenti sono Pecco Bagnaia, non tanto per i risultati, ma per il livello delle sue prestazioni. Le sconfitte incassate da Marquez sulle piste che non ama come Buriram e Terma de Rio Hondo sono accettabili, un po’ meno perdere i duelli con Alex Marquez e Franco Morbidelli. Qualcosa non sta andando per il verso giusti, anche se Pecco maniere i nervi saldi e porta a casa tanti punti. Pesa l’assenza di Jorge Martin che continuerà a lungo.
Alex Marquez, in sella alla Bk8 Gresini sembra il gemello forte del pilota sceso in pista nelle ultime stagioni. Che pozione magica ha bevuto? Non si sa, ma il team faentino di Nadia Padovani gongola, anche se Fermin Aldeguer fa pochino e sabato ha steso pure Oliveira mandandolo in infermeria.
Franco Morbidelli rinasce e ritrova il podio dopo diversi anni. Matteo Flamigni, suo capotecnico e il gruppo di meccanici ex Bezzecchi stanno facendo quello che non è riuscito a Pramac nel 2024, rilanciarlo. Bravo anche Fabio Di Giannantonio che, malgrado i problemi alla spalla infortunata e con un Darryn Binder che lo tappa per troppi giri, è buon 5° completando il filotto Ducati. La prima “non bolognese” è la Honda di Zarco: nessuno o quasi lo avrebbe pronosticato pochi mesi fa. Più staccate le Ktm di Binder e Acosta, con quest’ ultimo che guadagna una posizione per la squalifica di Ai Ogura, miglior rookie in queste prime gare, fermato da irregolarità del software usato sull’Aprilia. La Yamaha guidata dal tecnico forlivese Massimo Bartolini non brilla, con Rins 11°, Miller 13° e Quartararo 14°.
L’altra Romagna piange
L’Argentina è amarissima per Marco Bezzecchi, Enea Bastianini e Lorenzo Savadori. Lo scorpione di Viserba sbaglia la prima staccata, evita Morbidelli e centra Quartararo, finendo a terra. Un erroraccio “dei vecchi tempi”, finora aveva mostrato più maturità. Ma il viserbese ha faticato in Q2 e al via: non deve innervosirsi. Bastianini vive un venerdì e un sabato d’incubo, come in Thailandia, ma come a Buriram si risveglia la domenica. Raul Fernandez lo stende al secondo giro, mentre Bestia era 13° dopo essere scattato 20°, poteva entrare nei dieci ma chiude 18°. L’impressione è che soffrirà al sabato a lungo per poi recuperare nel Gp. Savadori si trova con una spalla sublussata in Q1 per tenere la sua imbizzarrita Aprilia, ora spera di recuperare per il Cota.