Motociclismo, romagnoli protagonisti alla 24 Ore di Le Mans tra pioggia e cadute

Piazzamenti per i romagnoli e un ritiro in una 24 ore di Le Mans segnata da un centinaio di cadute, un record per la maratona del mondiale endurance. Alle 15 di sabato, quando si spegne il semaforo rosso e i piloti corrono sulle rispettive motociclette arriva la pioggia e nelle prime battute cadono tutti i piloti in testa. Fra pomeriggio, sera e notte le scivolate si moltiplicano, ma non i ritiri (39 al traguardo su 53 partiti).
Alla fine vince la Yamaha Yart del ceco Hanika, del tedesco Fritz e dell’inglese O’Holloran, impegnata fino alla fine in un duello con la Kawasaki dello spagnolo Ramos, dei francesi Di Meglio e Leblanc che perdono il primo posto quando l’avevano in mano (782 giri per entrambi gli equipaggi). Terze e quarte le Bmw del team Endurance 773 giri con Mikhalchyk, Foray e Checa e Motorrad 772 con Reiterberger, Guintoli e Odendaal.
Nella categoria Stock vittoria nel team National Motos Honda dello svizzero Suchet e dei francesi Raymond e Nigon, 7° assoluto con 755 tornate.
Il migliore dei romagnoli (pur non avendo gareggiato) è Alessandro Delbianco, 4° pilota del team Yamaha Marc Vds in abbinamento con i francesi Guarnoni, De Puniet e Marino: 13° assoluto a 731 giri e 9° fra i prototipi Ewc. Seguono poi fra le Stock con 721 giri, il riminese Roberto Tamburini e il debuttante ravennate Edoardo Sintoni, che insieme a Toba e Giannini guidano la Honda 44 No limits. Quindi l’Aprilia Revo del decano imolese Kevin Calia e del bellariese Luca Vitali, affiancati da Saltarelli e Ferroni con 710 passaggi. Ritirata la Ducati Wrs Aviobike del riminese Matteo Ferrari, del sammarinese Luca Bernardi, di Butti e Haga dopo 257 giri.
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