Marco Melandri dalla moto alla consolle: “Farò ballare tutti a Misano con le mani in cielo” VIDEO

Moto

Marco Melandri esplosivo, anche con gli acciacchi. «Pecco Bagnaia può solo perdere il mondiale, Jorge Martin avrà un finale di stagione difficile, Enea Bastianini deve cambiare marchia nei primi giri e Marco Bezzecchi è irriconoscibile, ma cambierà in Aprilia».

L’ex campione ravennate parla chiaro e invita tutti al Ducati World Week per un sabato sera da protagonista alla consolle. Incontriamo Macio al Pro day, organizzato da Graziano Milone di VMoto nel Misano World Circuito.

Marco è ai box a causa di un infortunio, ma le moto non centrano, che è accaduto?

«Ero contento di poter tornare in sella. Ero in Svizzera, in una gara di mountain bike enduro e ho avuto un “faccia a faccia” con un masso e ha vinto il masso. Ho quattro costole e una scapola fratturate».

Un giudizio sulla MotoGp?

«Lo può perdere solo Pecco: vince dominando. Mi aspetto poi un finale di stagione molto difficile per Martin. Lascerà Ducati e il team, così come il suo team passerà a Yamaha. L’atmosfera non sarà semplice e lo porterà a perdere in prestazioni. Non avrà l’equilibrio mentale di Pecco».

Marc spaccherà il box Ducati Lenovo come pensano in tanti?

«Marc non è un pilota che porta guerra. Nelle sue interviste non c’è mai una parola fuori posto, non è mai maleducato. Però la sua presenza è imponente e la personalità si nota. Mi aspetto una stagione complicata da gestire nel box e in pista ci saranno battaglie».

I suoi eredi romagnoli in MotoGp stanno vivendo un 2024 dolce e amaro: Bastianini sta facendo risultati solidi ma non vince, Bezzecchi ha vissuto delle difficoltà legate alla Gp23 anche se pare in ripresa, che ne pensa?

«Enea è molto veloce, ma fatica in qualifica. Il livello della MotoGp è cresciuto un po’ rispetto ai tempi in cui vinceva. Per tornare a farlo deve essere veloce nei primi giri di ogni Gp. Marco sta facendo tanta fatica, lo scorso anno sembrava imbattibile, ora appare irriconoscibile. Il passaggio in Aprilia ufficiale dovrebbe dargli motivazioni per tornare davanti».

Le piace la MotoGp con la Sprint Race, che pare aver cambiato i valori in campo?

«Quando l’ho provata nel mondiale Superbike mi piaceva. È una gara diversa: devi gestire le gomme e non è semplice. È fondamentale perché ti porta dati per affrontare la gara lunga e per alcuni piloti è una sorta di rodaggio per altri un tallone d’Achille: sanno di essere in difficoltà e la soffrono».

La prossima settimana, nel sabato del World Ducati Week, sarà uno dei protagonisti alla consolle della festa serale: il “Simoncelli” diventerà una discoteca dopo la gara dei campioni. Si sente carico?

«La musica è una passione che ho da bambino ed è un sogno condividere la consolle con Fargetta, che ascoltavo da ragazzo e Rudeejay, uno dei più grandi del momento. Essere nel mio mondo delle moto e poter dare sfogo alla mia passione è un sogno. Anche al Mugello durante il fine settimana MotoGp l’ho fatto. Mi preparo per fare ballare tutti con le mani al cielo».

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