Smotta la collinetta: il San Marino va via da Acquaviva. A Castiglione di Ravenna il derby con lo United Riccione
La sfida salvezza di domenica tra San Marino e United Riccione si giocherà, salvo ulteriori colpi di scena, allo stadio Sbrighi di Castiglione di Ravenna. Quasi certamente a porte chiuse perché lo stadio non è a norma per le gare di Serie D. Il terreno in sintetico di Acquaviva è infatti impraticabile dopo i recenti eventi alluvionali: in pratica, di fronte a consistenti precipitazioni si creano smottamenti di acqua e terra dalla vicina collinetta, che si infiltrano letteralmente nel sintetico per poi solidificarsi e fare “effetto cemento”, come rileva il presidente della Fsgc Marco Tura, mettendo anche a rischio la salute degli atleti, a rischio infortuni. «Il problema – riferisce Tura - è stato riferito anche alla Uefa perché a giugno dobbiamo ospitare il Torneo delle Regioni e c’è questa grossa criticità».
La palla passa ora al governo sammarinese, che dovrà provvedere a un intervento strutturale: la Fsgc è pronta a investire mezzo milione di euro per il rifacimento del sintetico, ma finché non sarà risolto il problema “a monte”, nel vero senso della parola, i lavori non potranno partire: «Il segretario generale ha già parlato con il governo: servono lavori di canalizzazione a monte».
C’è però un problema consistente: il terreno è di proprietà privata. Impossibile ipotizzare tempistiche. La certezza è che il San Marino, per questo campionato, non giocherà più ad Acquaviva. Dai vertici del club trapela una sostanziale tranquillità: dopo il match di domenica allo Sbrighi, i Titani nel ritorno giocheranno allo stadio Nicoletti di Riccione: «Aspettiamo il completamento dell’iter burocratico», riferiscono dal San Marino Calcio, precisando di aver optato per Castiglione di Ravenna dopo aver effettuato valutazioni su tutti i campi limitrofi.