Ubaldi stregato dal pianeta Rimini: “Ho trovato la città ideale”

Sei gol in trentuno presenze. Pochini, potrebbe obiettare qualcuno. Soprattutto se di mestiere fai l’attaccante. Poi, però, vai a vedere i minuti giocati da Leonardo Ubaldi in campionato, 697’, e ti rendi conto che in realtà, il 34, ha sfruttato tutto, o quasi, quello che gli è capitato tra i piedi e sulla testa. Non solo, c’è un altro dato che vale la pena sottolineare: a parte la partita con il Gubbio dove la sua rete non è servita a nulla, nelle altre cinque sono arrivati ben 13 punti. Non solo, in due occasioni, sono state decisive. E il bomber di Terni se le ricorda molto bene: «La prima contro il Sestri Levante, nella partita di recupero che giocammo a Vercelli. Sono entrato a dieci minuti dalla fine sullo 0-0 e all’89’, su imbucata di Capanni, ho messo la palla nell’angolino alla destra del portiere. La seconda è stata ancora più bella perché è arrivata in casa, davanti alla nostra gente, in un derby sentitissimo come quello contro la Vis Pesaro e soprattutto perché ha rafforzato la nostra posizione play-off. In quell’occasione sono entrato addirittura all’89’ e dopo quattro minuti, di testa, su cross di Semeraro, ho fatto esplodere il Neri. Però sono state decisive anche le altre due, perché quella con il Perugia ci ha permesso di pareggiare 2-2 mentre quella con la Torres è stata la rete del sorpasso dopo il loro gol e il pareggio di Delcarro (Morra ha poi calato il tris, ndr). Peccato per quella con il Gubbio, ma va bene così anche perché non ho giocato molto, se uno guarda le presenze in campo può storcere il naso, poi, però, bisogna guardare anche i minuti effettivi e allora...».

Soddisfatto del proprio campionato, soddisfattissimo di quello della squadra: «Come hanno detto altri compagni credo che il Rimini, per come era partito, abbia disputato una stagione straordinaria. Non è facile ritrovarsi laggiù in fondo, all’ultimo posto, e avere la forza di risalire, agguantare i play-off e poi uscire per colpa di un pareggio che non ci ha reso giustizia dopo una vittoria eccezionale a Gubbio. Sono certo che se fossimo arrivati al doppio scontro ci saremmo divertiti. E poi non dimenticherei la semifinale di coppa Italia dove, anche lì, il rammarico è stato grande. Però abbiamo la consapevolezza di aver disputato due ottime gare e quella ce la portiamo dietro».

Adesso un po’ di meritate vacanze in giro tra Spagna e Francia con la speranza di tornare a Rimini tra qualche settimana. «Ho un altro anno di contratto e come ho detto già diverse volte io qui sto benissimo. Dopo aver girato in lungo e in largo, credo di aver trovato la mia città ideale. La qualità della vita è alta, la passione dei tifosi è coinvolgente e anche la mia ragazza si trova bene. Quindi...».

Certo che se arrivasse una chiamata dalla Ternana appena retrocessa in Serie C... «Sono cresciuto nella curva rossoverde e Terni è la città in cui sono nato. Se la Ternana mi cercasse, ci penserei. Ma a Rimini sto benissimo».

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