Saltutti rovesciò il Milan con un gol rimasto nella storia del Rimini

Stagione 1980-1981. Campionato di Serie B. Il calendario dice 36a giornata. Al Romeo Neri di Rimini è un assolato pomeriggio di inizio giugno, domenica 7 per la precisione. Lo stadio, come si usa dire oggi, è sold out. I numeri parlano di 11.931 spettatori tra paganti e “imbucati”. Dall’altra parte del campo c’è il Milan di un giovanissimo Mauro Tassotti, di Fulvio Collovati, Roberto Antonelli, Aldo Maldera e Ruben Buriani.

Saltutti gol

Di qua, invece, è il Rimini di Dino Cappelli, dei vari Montesi, Vernocchi, Semprini, Peroni. In panchina c’è Maurizio Bruno, confermatissimo dopo aver riportato i biancorossi in serie cadetta. L’undici biancorosso è quello che parti dal portiere e arrivi all’undici tutto d’un fiato. Tra i pali c’è il mitico Zelico Petrovic che davanti a sé ha quattro difensori del calibro di Rossi, Buccilli, Favero e Parlanti. Sulla mediana, invece, ci sono Baldoni, Sartori, Mariani e Donatelli. In avanti svettano Traini e Saltutti. Saltutti III (Nello) come recita l’Almanacco Panini. Già, Saltutti. È lui dopo 18’ a far esplodere il Neri. Parte da centrocampo, scarica la palla a Rossi che serve Traini, palla al centro a mezza altezza su cui Nello-gol si avventa: coordinazione perfetta e rovesciata che resterà scolpita negli album biancorossi. Fa 1-0. Passano solo due minuti e Antonelli riporta tutto in parità 1-1. Il Rimini spinge e al 59’ Baldoni scatena di nuovo il pandemonio nello stadio che si affaccia su piazzale del Popolo. Anche in questo caso, però, il Rimini viene ripreso. È Collovati al 73’ a siglare il definitivo 2-2. Due volte in vantaggio, due volte ripreso. Proprio come sta accadendo al Rimini formato 2024-2025.

Il ritorno di Sacchi

Da quel pomeriggio di inizio giugno fino a oggi, il Diavolo non ha più rimesso piede al Romeo Neri. Almeno in gare di campionato. Perché in realtà, il Milan, a Rimini, è tornato il 7 aprile 1988. Sulla panchina rossonera c’è Arrigo Sacchi che a queste latitudini ha lasciato ricordi indelebili. È il Milan che da lì a un mese vincerà l’undicesimo scudetto della sua storia. In porta ha Giovanni Galli e la linea difensiva è quella degli insuperabili: Tassotti, Galli, Baresi, Maldini. In avanti ci sono Van Basten, Gullit e Virdis. Un po’ più indietro Donadoni, Ancelotti, Massaro. Il Rimini, invece, è quello di Mosconi, Berlini, Serra, Ciriaco e soprattutto Cinquetti. Finirà 0-1 con un rigore di Pietro Paolo Virdis al 50’. E anche in quell’occasione, il Neri è pieno in ordine di posti e sulle tribune ci sono più di 10.000 spettatori.

Vietato sbagliare

Adesso, a distanza di 36 anni, il (piccolo) Diavolo tornerà in piazzale del Popolo per una partita di campionato. Non lo farà con la prima squadra, ma con i rossoneri del... Futuro che dovrebbero presentarsi al gran completo, visto che Camarda e Zeroli, due che hanno assaggiato già il calcio dei grandi, non saranno trattenuti a Milanello da Fonseca. Ma il Rimini non può permettersi il lusso di perdere. Arriva, infatti, da due sconfitte consecutive al Romeo Neri, cosa che, in Serie C, non accadeva dal 1983. Il mese era quello di ottobre: 0-1 con il Parma e 1-3 con l’Ancona. Se, invece, si allarga il discorso ad ogni campionato, era dai tempi della Serie B 2007-2008 che i biancorossi non facevano un “doppio zero” al Neri: 2-3 contro il Lecce e 0-1 contro il Piacenza.

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