Rimini, quando non ci arriva Colombi ci pensa Falbo a salvare sulla linea

Finora il bilancio di Luca Falbo nel Rimini appare molto interessante più che per i gol fatti, uno a Sestri Levante, per quelli evitati, ben quattro salvataggi sulla linea tra Sestri Levante e Campobasso. Il 24enne giocatore di Chivasso sta crescendo in maniera esponenziale con la maglia del Rimini. Esordio timido poi ultime prestazioni da protagonista assoluto, ormai è il “Pirata dei Caraibi” in una squadra “corsara” al 100 per cento visto il pessimo rendimento al “Romeo Neri”. Quindi si comincia dalla metamorfosi personale di Luca Falbo: «Partiamo dall’inizio - dice l’esterno sinistro - noi non conoscevamo il tecnico e lui non conosceva noi, ci siamo adattati alle richieste dell’allenatore e lui doveva cercare il vestito che ci stesse meglio. Nelle prime partite abbiamo giocato con la difesa a quattro, poi siamo passati a tre. E’ venuta fuori la quadratura più adatta alle caratteristiche dei giocatori, siamo ora una squadra più compatta. Poi abbiamo iniziato a conoscerci meglio, ad intenderci. Quindi un po’ il lavoro del tecnico, un po’ l’amalgama dello spogliatoio hanno creato le premesse dell’ottimo momento che stiamo vivendo. Ora stanno finalmente arrivando i risultati dopo un periodo di conoscenza reciproca».

Curioso anche il fatto che un giocatore nato e cresciuto in Piemonte abbia giocato solo, prima dell’esperienza a Rimini, nel Centro-Sud: «Ho fatto le giovanili alla Roma, la Primavera alla Lazio, poi vari prestiti al Sud tramite la Lazio. Fatto sta che sono tre anni che gioco nel girone C, questo è il primo anno nel B».

Nella scoperta di Luca Falbo è curioso anche il suo pellegrinaggio tattico: «Nasco come attaccante esterno, poi pian piano sono un po’ indietreggiato, ho fatto il terzino, ma il mio ruolo per eccellenza è il quinto di centrocampo».

Quindi lo stesso Falbo spiega perché finora ha salvato quattro palloni sulla linea, perché dunque è il vice-Colombi: «Perché nei calci d’angolo io difendo il secondo palo, mi metto a zona, non devo marcare un uomo in particolare e quindi posso dare una mano al portiere, finora ho salvato sulla linea due tiri a Sestri e due a Campobasso».

Nel match in Molise i giocatori di casa hanno a lungo protestato per un presunto fallo di mano dello stesso Falbo sul tiro di D’Angelo, lui la vede così: «E’ stata un’azione molto veloce, non ricordo bene dove l’ho presa, avevo le mani dietro al corpo, non sono sicuro se fosse rigore o meno, diciamo più no che si».

A questo punto, dopo tanto girovagare per l’Italia l’idea di rimanere a Rimini anche oltre la fine di questo campionato alletta non poco Luca Falbo: «Sarei contento, perché questa è una bellissima realtà, mi sto trovando benissimo sia in campo che fuori, possiamo contare su uno staff medico e tecnico notevole, su buone strutture e su una tifoseria ed una città che ci stanno vicini. Sono davvero contento di essere qui».

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