Rimini, anche stavolta il salto di qualità è rimandato

Un film visto e rivisto tante volte. E obiettivamente comincia anche a stancare perchè non è neppure tanto bello, anzi è bruttino.

Salto di qualità rinviato

Il focus è soprattutto sul tanto atteso salto di qualità che puntualmente la squadra di Buscè fallisce. E non lo fa in trasferta ma regolarmente in casa. Un precedente, per esempio, è datato il 4 ottobre scorso. Rimini reduce da una roboante campagna umbra-marchigiana con vittorie storiche a Perugia (1-4) e Ascoli (0-1). Quindi arriva la Spal in riva all’Adriatico e in quel momento la squadra estense se la passa veramente male visto che è penultima con 4 punti. Finisce 0-1 con Bellodi che viene espulso dopo appena 18 minuti. Poi è vero che il Rimini con l’uomo in meno chiude la Spal nella sua metà campo nella ripresa ma finisce 0-1.

Un altro precedente è molto recente invece. Si ferma la Torres grazie ad una prodezza di Parigi al 90’, si vince 3-0 a Sestri Levante e ci si aspetta il sorpasso sulla Vis Pesaro nell’attesa gara interna. Finisce 0-1, risultato bugiardo, ma finisce 0-1 esattamente come il 4 ottobre scorso e volendo come il 7 settembre in casa con il Pescara (altra partita dal risultato bugiardo). Tradotto il Rimini non merita di perdere ma perde sempre allo stesso modo. C’è chi parla di squadra poco matura che ogni volta fallisce il salto di qualità, chi punta il dito sulla pochezza tecnica della rosa dove mancano le giocate ad effetto quando servirebbero, resta il fatto che il Rimini in questo momento non è nè carne nè pesce. E’ al confine con la terra di nessuno.

Sempre formazioni diverse

Altro dato incontestabile. Sono state disputate 16 partite e il Rimini ogni volta si è presentato davanti all’avversario con una formazione diversa da quella della settimana precedente. Sedici Rimini diversi, magari in alcuni casi per cause di forza maggiore, ma sempre diversi. Solo in due occasioni, con il Milan Futuro e con la Spal viene prodotto il massimo sforzo sotto questo punto di vista visto che fu impiegata per 10/11 la squadra che prima aveva sfidato Lucchese e Ascoli. Forse il salto di qualità si fa attendere anche perché manca ancora un’identità vera e propria.

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