Longobardi, la prima nel Rimini non poteva essere migliore: “Abbiamo iniziato col piede giusto”
Sta diventando un punto di riferimento lì sulla destra. Gianluca Longobardi, professione terzino destro, è stato tra i migliori nel successo di misura contro l’Arzignano sabato scorso.
Pericoloso e decisivo
Due le situazioni nelle quali l’ex Recanatese ha dato il meglio di se stesso: prima il colpo di testa su angolo nel quale ha mandato la sfera contro il palo. Dopo il cross chirurgico da destra per la testa di Langella a 11 minuti dalla fine che ha permesso alla squadra di Buscè di passare il turno.
«Tutte situazioni provate in allenamento - spiega Longobardi - non ho una grande altezza però so farmi valere, se c’è da usare la testa non mi tiro certamente indietro. E’ stata un’azione talmente veloce che obiettivamente non mi sono reso conto se la sfera, una volta indirizzata verso la porta, sarebbe finita dentro o meno, sicuramente c’è stata una deviazione ed era calcio d’angolo (invece si è ripartiti da una rimessa da fondo campo, ndr). Invece riguardo al cross per Langella, mi ritengo un giocatore di spinta in entrambe le fasi, avevo lo spazio per crossare e l’ho fatto confidando che i nostri centrocampisti sono abili ad inserirsi da dietro (Langella e Garetto su tutti, ndr) e così è stato».
Alla fine è bene quel che finisce bene. Soffrendo sì ma la missione è stata compiuta: «Abbiamo cominciato la stagione con il piede giusto - continua Longobardi - vincere porta sempre positività all’interno del gruppo ed è quello che avevamo bisogno in vista della trasferta di sabato sera a Lumezzane. E’ stata una partita abbastanza equilibrata dove ci sono state cose positive e negative, di fronte ci siamo trovati una squadra ben organizzata, alla fine abbiamo fatto quello che avevamo preparato».
Rimini dunque promosso sia sotto l’aspetto del gioco che sotto quello del risultato: «Ci stiamo conoscendo sempre di più e appena avremo terminato questo processo sono certo che saremo più compatti e concreti».
In effetti in questo momento il Rimini sta raccogliendo meno rispetto alla mole di gioco che produce. Esteticamente la squadra di Buscè piace, si vede nitidamente che la manovra scorre fluida grazie al fatto che ognuno sa cosa deve fare. I nodi arrivano negli ultimi 20 metri dove per un motivo o per un altro il portiere avversario se la cava sempre.
Ostacolo Lumezzane
Sabato comunque si salirà in Val Trompia su un campo ostico: «Cercheremo di praticare il nostro gioco, queste partite secche vanno affrontate senza alcuna frenesia, sarà fondamentale non prendere gol tanto poi lì davanti qualcosa succede sempre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA