La sentenza di Buscè: “Attorno al Rimini c’è troppa negatività”


Rammaricato per i due pali colpiti, per la traversa scheggiata e per quella parata di Venturi che definire fortunosa è poco, ma anche infastidito da quello che ha sentito urlare dagli spalti all’indirizzo dei suoi giocatori. Antonio Buscé arriva in sala stampa dopo una ventina di minuti di “decompressione” e parte con l’analizzare la sconfitta.
«Ci dispiace tanto, questo è quello che posso dire, perché i ragazzi non meritavano assolutamente di perdere. Anzi, ci sarebbe stato stretto un pareggio, quindi figuriamoci uscire dal campo senza nulla in mano. Abbiamo concesso al Gubbio un solo tiro in porta (in realtà sono stati due ma l’ultimo è arrivato con i biancorossi tutti in avanti alla ricerca del pareggio, ndr), ma gli è bastato. Bravi loro, a noi, però, purtroppo, queste situazioni non capitano mai. Analizzando la partita c’è grande amarezza anche perché nel secondo tempo siamo andati sugli esterni, non so quanti angoli abbiamo battuto mettendo in difficoltà una squadra costruita per fare un campionato importante. Ripeto, dispiace perché volevamo invertire un trend negativo che in casa ci stiamo portando dietro dall’inizio della stagione».
Con quella di ieri, infatti, sono sette le sconfitte al Romeo Neri, di cui le ultime tre consecutive. Numeri che portano Buscé a fare una considerazione: «L’ho detto venerdì in sede di presentazione, per me è tutta una questione di testa. Giocare leggeri, sbarazzini significa proprio questo, non avere paura. Invece si respira una negatività enorme, poi te la tiri addosso. Cinquegrano ci può stare che sbagli un controllo pronti via. Ho sentito frasi troppo grosse contro Simone, e non va bene. Io credo che siccome c’è tanta negatività spesso i giocatori vanno incontro a una pesantezza mentale che li frena, non c’è questo trascinare i ragazzi. Un passaggio indietro ci sta, due passaggi indietro ci stanno, non ci piace giocare con rinvii alla viva il parroco. Ripeto, questa squadra ha tenuto il campo e lo ha fatto bene, quello che ci è mancato è solo il gol, ma se tu tiri, come ha fatto Parigi, e il loro portiere si gira di schiena e con il sedere respinge la palla, non è che ci puoi fare molto. Quindi che questa squadra non abbia fatto una buona partita e la prestazione, proprio no».
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