Il Rimini vuole un futuro da protagonista. Geria: «Non ci basta il 10° posto»

E’ un Rimini che festeggia il presente, ma guarda decisamente al futuro, ad un prossimo campionato da protagonista, alla realizzazione del centro sportivo della Gaiofana e soprattutto del nuovo stadio. Nel clima di festa che si è respirato lunedì nel tradizionale meeting del Club Tre Moschettieri al ristorante La Vecchia Fonte di Sant’Andrea in Besanigo c’era tanta voglia di un futuro ambizioso, tradotto adeguatamente dalle parole del direttore generale Giuseppe Geria: «Nessuno può accontentarsi di un 10° posto». La nuova società vuole di più, molto di più: «Intanto la società è molto contenta di come stanno andando le cose - ha detto Geria direttamente ai tifosi - noi stessi, i quattro che compongono il consiglio direttivo, siamo contenti non tanto perché siamo legati al risultato, ma perché siamo ambiziosi. Noi quello che possiamo fare è promettere impegno per migliorarci, la cosa importante è avere obiettivi, quindi realizzare il centro sportivo e lo stadio, per avere più gente rispetto ad oggi: entusiasmo e fiducia si trasmettono, sono una catena positiva. La stessa presidente Stefania (Di Salvo, ndr) si sente molto coinvolta per migliorare».

Gaiofana, si parte

Dunque ormai ci siamo, sta per partire il vero progetto Rimini, quello ponderato e calibrato dalla nuova società, che è lo sviluppo di quello costruito su due piedi a luglio appena la nuova proprietà è approdata a Rimini. «Quando si ha una proprietà così, che dà tanto entusiasmo - ha continuato Geria - arriva la voglia di risultati importanti. Tra pochi giorni si parte alla Gaiofana: diventerà un centro sportivo all’avanguardia. Per lo stadio, invece, non dipende solo da noi, ma credo che i tempi ormai siano maturi. Io credo che in 3 o 4 anni si potrà assistere alle partite in uno stadio degno di tale nome. Non che quello attuale non lo sia, ma per la visibilità, il comfort, i servizi, anche per i giornalisti, sarà tutta un’altra cosa. Il sogno è che piano piano lo stadio nuovo possa essere frequentato da tutti coloro che nel cuore hanno qualcosa di biancorosso, noi ci auguriamo la condivisione con tutti». Parole che hanno fatto venire gli occhi lucidi ai presenti in sala, ad iniziare dal vicepresidente Delmo Bianchi, leader incontenibile con il presidente Luciano Semproli del Club Tre Moschettieri.

Troise e i giocatori

Al microfono sono sfilati anche Emanuele Troise e i giocatori presenti. Così il tecnico: «E’ stata un’annata importante per tutti noi, sono arrivato molto carico qui perché credevo nel progetto, tant’è vero che ho detto a mia moglie quando mi hanno chiamato: non ritorno. Credevo in questa squadra perché ha un potenziale notevole, sono arrivato che il Rimini era ultimo ma i ragazzi ci hanno ripagato. Vogliamo tornare a giocare al Romeo Neri e quindi dobbiamo superare almeno due turni nei play-off. Ora proviamo a vincerle tutte, tocca a noi, staff e dirigenza trovare le chiavi di accesso».

Tifo alle stelle quando il microfono è passato a Tomas Lepri: «Sono arrivato da una squadra non molto amata da queste parti (il Cesena, ndr) e sono stato subito accolto bene dai tifosi - ha sottolineato il verucchiese - volevo dimostrare al Cesena che si sono sbagliati quando mi hanno lasciato andare, ora sono felice per me e per la mia squadra, se devo dire quanto sono cresciuto da zero a cento dico 98, il mio numero di maglia».

Marco Garetto ha sottolineato che aveva bisogno «di una svolta e questa è arrivata a Rimini». Quindi Claudio Morra dall’alto dei suoi 19 gol: «Non mi aspettavo una stagione così. Il gol più importante? Il primo e il prossimo, per me il bello deve ancora venire, sono felicissimo, sto bene qui, ho altri due anni di contratto, ma sono concentrato solo sul presente».

Infine Davide Lamesta: «Passo dopo passo ci siamo avvicinati all’obiettivo e sono molto felice per questo, alleno il mancino tutti i giorni, quando calcio chiudo gli occhi e spero nel gol. E’ certamente il mio anno migliore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui