Il Rimini punta forte sull’amuleto Cernigoi per riuscire a fare un nuovo colpo a Gubbio
Dici Gubbio, ti viene in mente l’ultima partita, pensi ai play-off e ti ritrovi a sorridere rivedendo quel destro di Iacopo Cernigoi che l’8 maggio scorso fece saltare in aria lo stadio Barbetti. E, per uno strano gioco del destino, proprio a Gubbio, il bomber biancorosso, tornerà a disposizione di Antonio Buscé dopo aver saltato le ultime tre partite dove la sua assenza si è sentita, eccome se si è sentita. È successo tutto ad Arezzo. “Cernigol” parte tra gli undici, sgomita, si sbatte come sempre, ma alla fine del primo tempo sente che qualcosa non va. I toscani vincono 1-0 e dentro la pancia del “Città di Arezzo”, l’attaccante dice a Buscé che non vuole arrendersi. «Era un momento delicato, volevo dare una mano alla squadra e quando abbiamo pareggiato ho deciso di fermarmi (al 56’ è entrato al suo posto Fiorini, ndr) – racconta Cernigoi - Purtroppo, poi, gli esami hanno evidenziato una lesione all’adduttore destro che mi ha costretto a fermarmi e a guardare i miei compagni da fuori soffrendo tanto. Adesso, però, ho recuperato e sono a completa disposizione del mister».
Chi resta in infermeria
Se per il 9 la porta dell’infermeria si è aperta, per altri compagni, invece, resta chiusa. Lorenzo Malagrida e Antonio Cioffi, assenti dalla gara con la Spal del 4 ottobre scorso, però, sono sulla via del completo recupero e già tra un paio di settimane potrebbero rientrare. Per Matteo Gorelli, invece, ci vorrà un pochino, ma non molto, di più mentre per Alessandro Lombardi, dopo l’infortunio alla spalla, non si conoscono ancora le tempistiche.
Che dolce ricordo
Tornando alla gara del maggio scorso, per l’attaccante mantovano fu la fine di una lunga assenza dal tabellino dei marcatori e probabilmente proprio quella sera è nato il Cernigoi 2.0 di questo inizio di stagione. «Me la ricordo bene quella partita. Entrai all’82’ e dopo un paio di minuti segnai il gol della vittoria e in quell’esultanza c’era condensata tutta una stagione non proprio facilissima. Non so se da lì è nato un nuovo Cernigoi, sicuramente sono contento di come stanno andando le cose, al di là di questo infortunio».
Un terreno sempre difficile
Dal passato al presente che domani riporterà il Rimini al “Barbetti” dove i biancorossi cercheranno di allungare la loro striscia d’imbattibilità esterna. «Quello di Gubbio è sempre un campo difficile perché loro costruiscono squadre ogni anno molto competitive e quindi ci aspetta una partita bella tosta. Ma noi giocheremo come sempre per vincere».