Il Rimini prepara il ricorso alla Corte Federale contro il -2
All’indomani della penalizzazione di 2 punti comminata dal Tfn, il Rimini ha iniziato a lavorare per il ricorso alla Corte Federale, come già annunciato dalla presidente Stefania Di Salvo martedì dopo il verdetto. Obiettivamente appare quasi impossibile ottenere l’azzeramento della penalizzazione. La scadenza per il pagamento degli stipendi era fissata per le ore 24 del 16 dicembre e la società biancorossa ha provveduto ad espletare i suoi obblighi la mattina successiva. La scadenza è perentoria e leggi vanno fatte rispettare. In casa biancorossa, però, non si vuole lasciare nulla d’intentato e quindi si tenterà l’impossibile per riuscire a riottenere quei 2 punti andati in fumo. Ora l’attenzione si sposta sulla scadenza del 16 febbraio, relativa alle mensilità di novembre, dicembre 2024 e gennaio 2025. Se qualcuna delle quattro società sanzionate martedì (oltre al Rimini, ci sono Novara, Taranto e Turris) dovesse saltare anche la prossima scadenza rischia l’esclusione dal campionato: per evitare la massima delle sanzioni dovrà, entro il 16 febbraio, aver provveduto a saldare quantomeno le pendenze di settembre e ottobre 2024 che andavano pagate entro il 16 dicembre. Il Rimini si è già messo in regola e quindi è fuori pericolo mentre Taranto (ora a -19) e Turris (a -11) tremano e potrebbero incorrere nell’esclusione dalla Serie C e nella revoca del titolo sportivo.
Falbo ci prova
Intanto continua la marcia di avvicinamento alla partita con il Perugia in programma sabato al Romeo Neri alle ore 17.30. Falbo ieri ha svolto metà seduta con la squadra, da oggi proverà a forzare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA