Il Rimini alla scoperta di Jallow
Domenica al “Romeo Neri” si sono visti due giocatori dalla storia in parte simile, entrambi con partenza a Rimini e destino, si spera, verso il grande calcio. Uno è Abdoul Razack Guiebre, classe 1997 del Burkina Faso, ex Alto Volta, scoperto dal diesse Pietro Tamai nell’Old Meldola nel 2016 quando passò al Rimini dove ci rimase tre anni prima di vestire le maglie di Rieti, Monopoli, Reggiana, Modena, Bari e ora Torres, oltre a 13 presenze nella sua nazionale. Otto anni dopo ha debuttato domenica, proprio contro i sardi, il gambiano Sulayman Jallow, classe 2007, altro prospetto molto interessante in proiezione futura. Dunque passato recente e futuro di giocatori africani che cercano l’affermazione nel calcio italiano passano per la Romagna.
La storia di Jallow
Ma la storia di Sulayman Jallow, che ha giocato buona parte del secondo tempo, visto che è subentrato a Chiarella al minuto 53, merita di essere brevemente raccontata.
Il giovanissimo attaccante biancorosso è partito quasi due anni fa dal Gambia, piccolo Paese dell’Africa Occidentale, lasciandosi alle spalle tutta la famiglia ed è approdato in Italia con un visto per studio. Con lui è arrivato in Italia un altro ragazzo, con maggiore disponibilità economica e forse con minor talento calcistico, che ora è negli Stati Uniti per proseguire il suo percorso di studi. Suleyman invece voleva proprio giocare a calcio, è stato visionato dai tecnici del Rimini ed ha iniziato ad allenarsi con le formazioni giovanili biancorosse, tre, quattro volte alla settimana con le squadre della Primavera e dell’Under 17, da settembre 2023.
Un percorso impegnativo, non è stato facile per lui entrare nel ritmo, nell’intensità e nell’applicazione del calcio italiano. Comunque il percorso è proseguito, solo allenamenti e nessuna partita ufficiale, anche nelle giovanili, fino a che quest’anno è stato affiancato ufficialmente da un tutor, una sorte di angelo custode che però, con la sua presenza fino al compimento del 18esimo anno ha completato lo status giuridico-sportivo di Jallow il quale ora è stato tesserato dal Rimini, anche se ancora impossibilitato a firmare un contratto data la minore età. Ed intanto il suo apprendistato con l’Italia e con il calcio italiano è molto migliorato, fino a poco tempo fa non parlava una parola di italiano, ora va molto meglio e questo lo aiuta ad interagire con il tecnico ed i compagni. Dunque è un giocatore che va visto in prospettiva. Contro la Torres è apparso in evidente imbarazzo in alcune giocate, si è notata la sua inesperienza, ma potrebbe diventare un ottimo attaccante esterno, con una gran gamba, molto attento e determinato. Jallow deve migliorare ancora tanto come qualità e mettere su qualche muscolo in più, qualche chilo che lo potrà aiutare nei contrasti. Ma in fondo, anche Guiebre al suo esordio al Romeo Neri non era affatto molto diverso.
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