“Il mio piede sinistro”, così Falbo ha già conquistato Rimini: «Siamo in fiducia, ma soprattutto siamo tosti»

Il giorno dopo il pareggio di Arezzo in casa Rimini, come piace dire all’allenatore Buscé, si respira aria pulita. Perché al di là degli errori arbitrali, che sono stati decisivi per il risultato, i biancorossi hanno giocato l’ennesima partita piena di qualità e quantità, confermando di essere una squadra quadrata e con un’identità ben precisa. Un Rimini capace di piantare una spina dolorosissima nel fianco destro dei toscani costringendo Troise a cambiare qualcosa per cercare di contenere un Luca Falbo in versione extra lusso. Su tutti i palloni più importanti, infatti, c’è la sua firma. È lui che ha battuto l’angolo dal quale è scaturita l’azione del rigore (clamoroso) negato ai biancorossi, è lui che ha permesso a Cernigoi di sfiorare l’1-1 ed è lui che ha dato il là al pareggio di Longobardi. Con l’ex Lazio, però, si parte dal pareggio e da tutto quello che è successo. «Credo che sul rigore che ci è stato negato dopo appena nove minuti e sul fatto che Pattarello, in occasione del loro gol, commetta fallo su Longobardi, ci sia poco da discutere: erano due situazioni a nostro favore che, invece, ci siamo ritrovati contro. Poi nel calcio la riprova non esiste, ma se fossimo passati in vantaggio la partita sarebbe stata completamente un’altra. Invece ci siamo trovati addirittura sotto, contro una squadra costruita per stare tra le primissime posizioni, in un momento di grande fiducia e su un terreno difficile. Lì siamo stati bravi nel non disunirci, nel continuare a credere nel nostro gioco e alla fine siamo stati ripagati. È vero che i toscani hanno colpito un palo ma è altrettanto vero che in un paio di ripartenze, come ha detto il tecnico, potevamo far male. Rimane grande rammarico, ma anche la consapevolezza di aver disputato un’altra grande partita a dimostrazione che siamo una squadra molto tosta. Sicuramente è una prestazione che aumenta la nostra autostima».

Grande merito va proprio a Falbo che sulla sinistra ha fatto vedere le streghe a chiunque gli capitasse davanti mettendo nel mezzo una quintalata di palloni. Insomma quasi un attaccante aggiunto. «Sono contento. La condizione fisica migliora di settimana in settimana, la fiducia aumenta e quindi in campo mi sento sempre meglio e sempre più coinvolto dai compagni. Ma l’aspetto che mi fa più piacere è la crescita della squadra perché quando tutti giocano bene anche il singolo viene esaltato. Adesso dobbiamo aumentare i giri in casa. Contro la Pianese sarà uno scontro diretto perché anche i bianconeri hanno 12 punti però sappiamo cosa dobbiamo fare».

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