Il direttore sportivo Di Battista non si fa prendere dall’ansia: «Buscè ha la fiducia di tutto il Rimini»

Direttore Di Battista, a cosa si deve secondo lei questa falsa partenza del Rimini in campionato?

«Dal punto di vista dei risultati, sicuramente non è la partenza che ci aspettavamo tuttavia, analizzando le partite, siamo andati bene in Coppa Italia, conquistando la qualificazione agli ottavi di finale, mentre in campionato a Carpi siamo andati in vantaggio due volte e poi per un episodio negativo nei minuti finali non siamo riusciti ad andare oltre al 2-2 che ci ha lasciato l’amaro in bocca. Contro l’Entella, squadra che le ha vinte tutte, siamo usciti sconfitti per 1-2 in una gara dove sino al nostro vantaggio avevamo espresso un buon gioco poi siamo stati puniti da due indecisioni. Infine contro il Pescara, dopo un ottimo primo tempo, in cui avremmo meritato il vantaggio, nella ripresa abbiamo pagato un po’ dal punto di vista fisico senza tuttavia subire tiri in porta dalla formazione abruzzese. La sconfitta è arrivata nel finale per un episodio isolato che ha girato tutto in modo negativo. Di certo questo avvio in termini di punti non soddisfa ma la squadra ha tenuto sempre bene il campo mostrando anche cose buone: ci sono situazioni da correggere e lavoreremo tutti in questo senso ma dopo 270 minuti di campionato è ancora molto presto per emettere sentenze».

Quali sono le analogie e le diversità rispetto al difficile avvio del Rimini nella scorsa stagione?

«Stiamo parlando di condizioni molto diverse: la scorsa stagione siamo partiti male ma il momento no è durato 8 partite. Oggi, dopo un ottimo avvio in Coppa Italia, siamo a un punto ma in appena 3 partite, quindi le analogie sono riferite a una squadra che necessita di un tempo fisiologico per rodarsi al meglio. Le differenze invece vanno riferite al fatto che, considerando il lavoro di campo partito prima e con la rosa quasi al completo già in ritiro, si possa raggiungere la quadra in tempi più brevi».


Che ricetta avete per affrontare questo momento?

«La ricetta è comprendere le cose che non hanno funzionato per correggerle e continuare a lavorare su quello che invece abbiamo fatto bene in queste prime uscite tra Coppa e campionato».


Un anno fa si modificò qualcosa a campionato iniziato, ora è escluso il ritorno sul mercato degli svincolati?

«L’anno scorso la situazione era diversa, molti giocatori presenti in ritiro poi non fecero più parte della squadra e lasciarono alcune caselle da riempire, cosa che poi abbiamo fatto a campionato iniziato. In questa stagione la squadra è completa e abbiamo massima fiducia nella rosa. Poi ci sarà tempo per fare valutazioni diverse ma dopo tre gare farsi condizionare dalla pancia non ha senso. Di sicuro non è quello che deve fare una società che ha ponderato tutto quello che ha fatto in sede di mercato».


Cosa si sente di dire ai tifosi?

«Che il campionato è appena iniziato e bisogna avere fiducia nel lavoro che si sta svolgendo: non siamo partiti per vincere il campionato ma per disputare una buona stagione e siamo sicuri che sarà così. Poi andrebbe anche compreso che il progetto di questa società non è orientato a un anno dove o si ottiene il risultato immediato o salta il banco, la prospettiva è di un progetto rivolto al futuro ponendo le basi, come abbiamo sempre detto, sia strutturali sia di sostenibilità per fare calcio a lungo termine. Quindi ai tifosi dico: stiamo lavorando per dare una svolta al Rimini Fc, ma per lavorare seriamente e cambiare le cose in modo duraturo servono tempo e pazienza».


La posizione di Buscè è salda?

«Assolutamente sì, l’allenatore ha la totale fiducia della società».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui