Calcio D, Peroni e il futuro: «Al Rimini serve un centro sportivo»

Brava amministrazione, ma ora parliamo anche di gestione dello stadio e della Gaiofana, due settori strategici per rilanciare il calcio a Rimini ad alti livelli. La parola d’ordine è sostenibilità del calcio del futuro a Rimini e per questo il direttore generale del Rimini Franco Peroni parte dallo stanziamento di due milioni e mezzo da parte dell’amministrazione comunale per il rifacimento della superficie del Romeo Neri e per la copertura dei distinti per ampliare il discorso: «Vorrei evidenziare come negli ultimi sette-otto anni non ci sia traccia di investimenti così importanti nella direzione del calcio a Rimini ed in particolare della nostra società, per questo vorrei ringraziare il sindaco e l’amministrazione per il dialogo che si è venuto a creare, vedo con piacere che si è instaurata una sensibilità nuova».

Romeo Neri e Gaiofana

Peroni sostiene che per realizzare un calcio sostenibile a Rimini serve intervenire sulla gestione di stadio e Gaiofana: «Per l’impianto è essenziale che la società possa decidere quali spazi dedicare al calcio e quali ai non giocatori, la gente può venire al Neri per vedere una partita o anche per prendere un caffè, oppure per visitare il museo dedicato al Rimini o frequentare lo store. Insomma si viene a vedere partite, ma si deve anche entrare allo stadio per altre tipologie di attività che gravitano intorno alla tematica sport. Al club interessa non tanto il diritto di gestione in sé quanto potere programmare la propria attività. Basta anche una sensibilità comune, importante è condividere le scelte con l’amministrazione comunale. Poi c’è il capitolo canone di gestione, il costo, su questo è aperto un tavolo». Altro punto nevralgico, il centro sportivo della Gaiofana: «Una società deve poter gestire tutte le situazioni, dal settore giovanile alla prima squadra, sentendosi a casa propria, dalla foresteria alla sala massaggi, il tutto in previsione professionistica. Il discorso qui è stato solo sfiorato con l’amministrazione, ma in futuro credo vada trovata una soluzione per l’area della Gaiofana. È naturale che si passi per il bando, magari organizzato e modellato su misura di chi può sfruttare al meglio quel bene pubblico. È quello il futuro del Rimini, non ce n’è un altro, il centro sportivo è l’unico elemento che può attirare forza, capitali, investimenti privati. Intanto il Comune ha già fatto un atto di apertura sul tipo di fondo che sarà posizionato al Neri». Il Rimini sta cercando nuovi compagni di avventura prendendo ad esempio il basket: «Fatte le debite proporzioni, pensiamo che quanto fatto attorno al basket dalla precedente amministrazione possa essere un modello per intervenire ora sul Rimini. Auspichiamo quindi un modello di crowdfunding, per far sì che non ci sia un imprenditore solo al comando, radunare quindi capitali molteplici in modo che i soggetti coinvolti siano tanti».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui