Gianmarco Gabbianelli, come valuta il campionato appena concluso?
«Bello, emozionante, duro e intenso. Potrei trovare tanti aggettivi ma la vittoria ce la siamo ampiamente meritata perché abbiamo dimostrato sul campo di essere la squadra più forte. Alla fine è subentrata un po’ di stanchezza ma è giusto aver riportato il Rimini in Serie C».
A proposito, lei è tornato a Rimini anche per questo motivo e l’aveva dichiarato: sente di aver mantenuto la parola?
«In un post pubblicato sul mio profilo Instagram nei giorni scorsi ho scritto che all’inizio nessuno credeva in noi. Quindi penso che la nostra vittoria valga ancora di più e sono contento che la piazza si sia avvicinata. Abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo, poi c’è chi ha fornito di più il suo contributo sul campo, ma tutti sono stati utilissimi alla causa».
Lei ha dimostrato di essere il "Messi biancorosso": 13 gol e 12 assist. Ha un pizzico di rammarico per non aver raggiunto il suo obiettivo personale?
«All’inizio sono partito forte segnando sei gol nelle prime otto giornate, poi mi sono dedicato maggiormente agli assist. Sono contento, avevo detto che mi sarebbe piaciuto arrivare a 15 reti ma ribadisco che per me fare gol è secondario, la missione principale era vincere il campionato. Mi sono divertito ma questo è successo perché tutta la squadra era forte, un singolo non può mai fare la differenza».
Ora c’è da scrivere un nuovo capitolo della storia. Lei, che quasi due anni fa ha stracciato un contratto per tornare a Rimini, pensa già alla prossima stagione?
«Non c’è ancora nulla di ufficiale ma mi piacerebbe restare qua e non credo ci siano problemi, con il direttore sportivo Maniero poi ho un bellissimo rapporto e so che verso metà luglio inizierà la preparazione, quindi... Spero di continuare a fare la differenza, l’ultimo anno che ho giocato in Serie C con l’Albinoleffe non sentivo la fiducia».
A proposito di Maniero, cosa ne pensa del suo rinnovo fino al 2025?
«Sono contento, ho lavorato assieme a lui anche a Campodarsego e Matelica, e avrebbe meritato anche prima l’approdo ufficiale tra i professionisti, ha sempre dimostrato il suo valore».
Lei ha già giocato in C con le maglie di Pro Patria, Prato, Fano e appunto Abinoleffe. Quali saranno le principali differenze rispetto ad un campionato come quello appena concluso?
«Numerose, a partire dalla qualità. Magari non avremo più lo stesso predominio, incontreremo avversarie più cattive e più esperte. Io penso però che la nostra squadra attuale con qualche accorgimento già se la potrebbe giocare con le ultime che hanno raggiunto i play-off di serie C, poi ci sono quelle 4-5 obiettivamente superiori anche perché spendono tanti soldi. Le difficoltà non mancheranno e attualmente non so dove potremo arrivare ma se verranno fatte le cose per bene, secondo me ci divertiremo».
Nelle ultime pagelle si scherzava sul fatto che lei fosse già in vacanza: ma alla fine, dove andrà veramente?
«A Marsa Alam, parto sabato prossimo assieme alla mia ragazza, starò fuori una settimana ma intanto vado al mare anche qua (risata, ndr)».