Calcio C, il Rimini ha iniziato a viaggiare con il pilota automatico

Rimini Calcio

Mezzala, esterno e terzino a destra e sinistra. Chi più ne ha, più ne metta. Tutto si può contestare (o quasi) a Samuele Rosini, tranne che non si metta a disposizione in ogni zona del campo. Il jolly biancorosso classe 2003, alla prima esperienza tra i professionisti dopo la gavetta in serie D, domenica contro la Carrarese è tornato titolare in campionato dopo quasi tre mesi.

Tre mesi dopo

L’ultima presenza infatti risaliva alla sfortunata trasferta di Pescara contro il Pineto (19 settembre), gara in cui i biancorossi allora allenati da Raimondi avrebbero meritato di più ma furono penalizzati dall’inferiorità numerica e un gol regolarissimo annullato ad Ubaldi.

Rosini domenica non si è fatto tradire dall’emozione ed è stato autore di una partita applicata e attenta, senza troppi fronzoli.

«Durante la settimana con Troise ci sentiamo tutti titolari, poi dobbiamo farci trovare pronti e contro la Carrarese penso di esserci riuscito, così come altre volte è capitato ad altri miei compagni. Sicuramente alla luce delle numerose partite ravvicinate la speranza e le percentuali di scendere in campo nelle rotazioni aumentano, le scelte spettano all’allenatore e ovviamente sono contento dell’opportunità».

Proprio il numero 67 biancorosso, che in campo viene fatto girare come una trottola, chiarisce un po’ la sua storia calcistica: «Nei primi anni di serie D (nel Follonica Gavorrano, ndr) ho sempre giocato come mezzala, poi successivamente sono stato schierato anche come quinto o terzino. L’anno scorso ad Orvieto ho giocato spesso a centrocampo ma in sostanza faccio quello che mi chiede il tecnico, sono un giocatore duttile e cerco sempre di ritagliarmi più spazio possibile. Ultimamente stiamo lavorando per migliorare come terzino».

Il Rimini ha raccolto l’undicesimo risultato positivo consecutivo tra campionato e coppa, mantenendo per l’ennesima volta la porta inviolata con numeri che lasciano ben sperare anche se il primo obiettivo deve restare la salvezza. Rosini commenta così l’1-0 di carattere conquistato contro la formazione apuana. «Sapevamo di affrontare una squadra forte con giocatori di categoria e che ci sarebbe stato da soffrire e quindi dovevamo concedere il meno possibile. L’abbiamo preparata bene e in campo abbiamo fatto quello che dovevamo. Dove l’abbiamo vinta? Nella prima parte del primo tempo, per alcuni minuti eravamo schiacciati nella nostra metà campo (da ricordare al 27’ il palo di Palmieri, con il gol sarebbe cambiato tutto, ndr) ma siamo stati bravi a tenere duro. Piano piano abbiamo preso coraggio e campo, fino al rigore trasformato da Claudio».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui