Calcio C, Fermana-Rimini, Andreatini e i rifiuti di Mencagli e Piscitella: "Ci hanno detto di no"

È ancora fresco quel doppio rifiuto di fine gennaio per essere dimenticato. Fa parte delle dinamiche del mercato, a volte tutto fila liscio, a volte quando sembra di poter piazzare un doppio colpo ecco la doccia gelata. Da una parte il direttore sportivo della Fermana, residente a Viserba e avversario del Rimini domenica al “Recchioni” di Fermo. Dall’altra il direttore sportivo del Rimini, Andrea Maniero: teatro delle operazioni Milano, sede del calciomercato non solo estivo ma anche di riparazione. «Intanto voglio spendere due parole su Maniero - dice Max Andreatini - non ci eravamo mai incrociati e a Milano invece è successo e devo dire che ho conosciuto una persona vera e un ottimo direttore sportivo. Detto questo, tre giorni prima della fine della sessione, ho provato a prendere Mencagli perchè mi è sempre piaciuto e ancora non capisco perché sia arrivato tardi nel calcio che conta. Comunque sia la trattativa era ben impostata con lo scambio Mencagli-Bunino, poi per motivi familiari Bunino ha preferito avvicinarsi ancora di più a casa (alla fine è approdato al Lecco, ndr) però ciò non mi impediva di restare su Mencagli il quale invece ha preferito restare a Rimini. Nell’ultimo giorno di mercato invece sono andato su Piscitella visto che era in uscita dal Rimini ma anche qui è arrivato il no del giocatore. Peccato, però rispetto la loro scelta».

Una ferita ancora aperta

E quando parla di Rimini ad Andreatini non solo viene in mente il doppio affare di mercato sfumato ma anche la vittoria andata in frantumi al Romeo Neri proprio in piena zona Cesarini il 23 ottobre scorso: «Era il minuto 92, stavamo vincendo 2-1 e sarebbe stato un grande successo. Purtroppo Rosso (unico acuto stagionale dell’ex Teramo, ndr) ha inventato un gran gol mettendo la sfera sotto l’incrocio dei pali anche se da parte nostra ci fu una serie di errori in quell’azione». Era una Fermana un po’ così, ora pare in netta crescita: «Abbiamo più certezze rispetto ad allora, basti pensare che siamo stati ripescati a metà agosto e dopo due mesi non potevamo essere ancora amalgamati. Domenica prevedo una gara aperta, senza tatticismi. Scontro diretto in chiave play-off? No perché almeno noi puntiamo a salvarci il prima possibile»

Il Rimini sta dove merita

Andreatini sempre molto attento alle vicende in casa biancorossa fa i complimenti ai romagnoli: «Secondo me squadra e società stanno svolgendo un buon lavoro. Forse qualcuno dimentica che il Rimini è una neopromossa e quindi bisogna sempre pagare un po’ di dazio sotto questo aspetto al primo anno. Andate a vedere come se la passano le altre due neopromosse, il Trento nel girone A e il Giugliano nel girone C, non mi pare molto bene. Il Rimini è lontano dai play-out si trova a lottare per i play-off, insomma sta facendo veramente bene».

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