Calcio C, Fermana-Rimini, Andreatini e i rifiuti di Mencagli e Piscitella: "Ci hanno detto di no"
È ancora fresco quel doppio rifiuto di fine gennaio per essere dimenticato. Fa parte delle dinamiche del mercato, a volte tutto fila liscio, a volte quando sembra di poter piazzare un doppio colpo ecco la doccia gelata. Da una parte il direttore sportivo della Fermana, residente a Viserba e avversario del Rimini domenica al “Recchioni” di Fermo. Dall’altra il direttore sportivo del Rimini, Andrea Maniero: teatro delle operazioni Milano, sede del calciomercato non solo estivo ma anche di riparazione. «Intanto voglio spendere due parole su Maniero - dice Max Andreatini - non ci eravamo mai incrociati e a Milano invece è successo e devo dire che ho conosciuto una persona vera e un ottimo direttore sportivo. Detto questo, tre giorni prima della fine della sessione, ho provato a prendere Mencagli perchè mi è sempre piaciuto e ancora non capisco perché sia arrivato tardi nel calcio che conta. Comunque sia la trattativa era ben impostata con lo scambio Mencagli-Bunino, poi per motivi familiari Bunino ha preferito avvicinarsi ancora di più a casa (alla fine è approdato al Lecco, ndr) però ciò non mi impediva di restare su Mencagli il quale invece ha preferito restare a Rimini. Nell’ultimo giorno di mercato invece sono andato su Piscitella visto che era in uscita dal Rimini ma anche qui è arrivato il no del giocatore. Peccato, però rispetto la loro scelta».