Buscè è soddisfatto: “Il Rimini ha fatto uno sforzo disumano”

Prima gli elogi «i ragazzi hanno dimostrato di avere non solo un grande cuore ma anche tanta intelligenza tattica». Poi un paio di tiratine d’orecchie, a se stesso «a fine primo tempo ho avuto l’istinto di togliere dal campo Fiorini e non l’ho fatto» e a quel gol preso «non possiamo permetterci di fare certi tipi di errori». Complessivamente, però, il bicchiere di Antonio Buscé, nel dopo gara tra Rimini e Torres, non è mezzo pieno, ma un qualcosina di più.

Grande cuore

«I ragazzi hanno un cuore enorme e oggi (ieri, ndr) lo hanno dimostrato mettendo in campo tutto quello che avevano, fino all’ultima goccia di sudore e questo è un aspetto che ci può far fare la differenza. Per riprendere una partita come questa devi fare uno sforzo disumano, ma il gruppo non si arrende mai e riesce sempre a sopperire anche alle situazioni più difficili. Sono stati capaci di trascinare uno stadio intero e questa, lo ripeto, è una caratteristica che ci può dare veramente tanto».

Tiratina d’orecchie

Ci si sposta sull’analisi della partita: «Sapevamo che sarebbe stata difficile perché la Torres ha davvero tutto per vincere il campionato: tecnica, corsa, fisico, qualità, giocatori importanti. Però, anche questa volta come accade oramai dall’inizio della stagione, paghiamo la prima disattenzione e ci ritroviamo a rincorrere. Sinceramente non puoi regalare un gol del genere, sul taglio dell’attaccante, se lo sono chiamato in tre o quattro ma nessuno ci è andato. Poi siamo stati bravi perché il rischio era quello di perdere gli equilibri, soprattutto una volta rimasti in dieci, invece i ragazzi sono stati sempre attenti e alla fine il gol è più che meritato, perché nel secondo tempo abbiamo avuto almeno tre o quattro situazioni molto favorevoli».

L’altra tiratina d’orecchie è per lui: «Io sono pro Simone Inzaghi, quando un giocatore è ammonito bisogna toglierlo, soprattutto se la partita è rischiosa come lo era quella di oggi (ieri, ndr). A fine primo tempo ho avuto l’istinto di sostituire Fiorini, non l’ho fatto ed è stato espulso».

L’esordio di Jallow

Ultima battuta sull’esordio del giovanissimo Jallow: «Abbiamo avuto coraggio. I sardi ci venivano a prendere uomo a uomo, ma così facendo ci lasciavano ampi spazi e Jallow doveva darci profondità. L’ho buttato dentro anche perché è un ragazzo interessante. Parigi? Ha fatto un grande gol».

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