Buscè e la prima sconfitta esterna del Rimini: «Partita bruttissima. Al 94’ bisogna avere maggiore attenzione ed essere più cattivi»
La sconfitta, perché la prima in trasferta e perché maturata al 94’, brucia. Antonio Buscè non lo nasconde e analizza la prova di Gubbio con lucidità: «Il Gubbio ha segnato alla seconda occasione creata, al termine di partita bruttissima, giocata su tante seconde palle. Dei miei non mi è piaciuto l’atteggiamento. Nei minuti finali bisogna essere più cattivi, ci deve essere la voglia di non prendere gol, nonostante avessimo fatto una prova mediocre: sulla punizione che ha portato al gol l’attenzione non c’è stata. Lì deve essere preponderante il fatto che non devi far segnare l’avversario».
Il Rimini ha deluso anche perché aveva di fronte un Gubbio ai minimi termini: «Quando le squadre hanno defezioni - ribatte Buscè - si ricompattano. Mi aspettavo questo tipo di partita: maschia e scorbutica. Ma le partite vanno giocate sempre e fino in fondo».
E in fondo alle parole di Buscè c’è di nuovo spazio per il rammarico: «Questa partita con un po’ di attenzione in più l’avremmo chiusa con un risultato positivo. Quello che non deve mancare è la voglia di migliorarsi e di sacrificarsi: se queste cose vengono meno diventiamo una squadra vulnerabile».