Arco di trionfo, palco, inno cantato e Gianfranco Zola: Rimini al lavoro per la notte di Coppa

E adesso è il Talk of the Town l’argomento del giorno. In una città che vive di eventi, ecco che il Rimini che vince a Gorgonzola e va in finale in Coppa Italia diventa il leit motiv cittadino. Tutto bello, ma come si prepara la città alla finale? Sulla scorta di quanto accaduto martedì a Gorgonzola, vediamo almeno di ottimizzare questo momento di popolarità del calcio cittadino nella speranza che duri più a lungo possibile.
I più della finale di andata...
Nel bilancio organizzativo della Giana Erminio ci sono dei più e dei meno, tutti verificati dal vivo. Partendo dai più, non si può non partire dalla straordinaria partecipazione cittadina all’evento: Gorgonzola è una città di 21.000 abitanti, sui 3.300 allo stadio (capienza massima) 2.500 erano locali. Questo vuol dire che il 12 per cento della popolazione è andata allo stadio. A Rimini il 12 per cento della popolazione (150.000) allo stadio non si può fare, ma tanto si può fare per raggiungere la capienza massima di 6.594 posti. Per farlo, bisogna sfruttare questi 10 giorni per galvanizzare ulteriormente un ambiente già ben predisposto, magari con qualche iniziativa mirata, anche se l’ente organizzatore dell’evento è la Lega Pro e il Rimini ha margini di intervento minimi sul costo dei biglietti. Altro elemento che è piaciuto nell’organizzazione della Giana Erminio è l’estrema disponibilità della società locale, che si è fatta trovare pronta ad ogni richiesta con gentilezza e sollecitudine.
... e i meno
Passando ai meno, si è avuta la sensazione che lo stadio sia stato portato al limite di tutto: capienza e anche operatività dei servizi. Ad esempio la banda ha suonato l’inno di Mameli solo per una parte della gente perché sia per il tifo incessante, ininterrotto, ma soprattutto per un impianto audio poco potente, la metà dello stadio non ha sentito una nota. Secondo aspetto da rivedere è la richiesta avanzata a giornalisti accreditati di attaccarsi con la spina al sistema elettrico solo nel caso il computer fosse con la batteria scarica perché c’era il rischio che l’impianto non reggesse. Una richiesta improponibile per chi doveva lavorare (a proposito, nei tavoli riservati alla stampa c’erano persone che nella vita non fanno i giornalisti...). In realtà tutti dettagli ma nessun problema particolare.
A Rimini ci sarà Zola
E Rimini come sta pianificando l’evento? In attesa della riunione organizzativa con la Lega Pro prevista per lunedì, sono stati delineati alcuni punti, a livello organizzativo, per la partita di martedì 8 aprile al Neri. Telo a centrocampo sorretto da 40 ragazzi delle giovanili, l’arco di ingresso delle squadre posizionato all’uscita degli spogliatoi, ingresso in campo con una musica “emozionale”, allineamento e inno di Mameli che a Rimini sarà cantato e non suonato dalla banda. Dopo il match le premiazioni con palco a centrocampo, ingresso dal tappeto rosso: sarà Gianfranco Zola, vicepresidente della Lega Pro, a consegnare la Coppa al capitano della squadra vincitrice, mentre in sottofondo si alzeranno le note di We are the Champions dei Queen, con sparo di coriandoli.
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