Al Romeo Neri si vede sempre la versione imperfetta del Rimini

Sempre il solito copione. Al Romeo Neri il Rimini viaggia con una marcia in meno e lo farà fino alla fine in campionato perchè siamo arrivati a marzo inoltrato e quindi i valori ormai sono questi e non si tratta assolutamente di un caso.
Non basta un tempo
Quando si affrontano avversari costruiti per andare in serie B, secondi in classifica con un attacco che rasenta i 60 gol segnati, bisogna essere perfetti. Lo si era detto alla vigilia del match con la Ternana: serviva un Rimini attento e cinico, non c’erano altre strade da battere. Contro gli umbri sabato scorso è stato tutto fuorchè un Rimini attento e cinico.
Il primo tempo è stato un emblema di quello che non bisogna fare e invece è stato fatto. E’ stato un mix di errori in fase difensiva e meriti dei rossoverdi. Errore sul gol di Curcio (inutile attaccarsi al fuorigioco perchè poi gli errori sono continuati a seguire e c’era ancora una vita davanti), errore in uscita sull’occasione di Cianci servito da Cicerelli, errore sul colpo di testa di Cianci sul cross da sinistra di Tito (paratona poi di Vitali), errore sull’occasione di Cicerelli sempre sul lancio di Tito (parata di Vitali). Errori individuali che non possono essere commessi davanti ad una corazzata la quale sicuramente ha avuto anche meriti ci mancherebbe. Inutile poi attaccarsi al secondo tempo dove il Rimini sembrava la Ternana con meno occasioni nitide e la Ternana il Rimini. Perchè se la prima frazione fosse finita con un disavanzo maggiore invece che soltanto 0-1 non ci sarebbe stato nulla da ridire.
Il Rimini è questo in campionato quando si esibisce soprattutto al Romeo Neri: imperfetto. A volte la squadra di Buscè gioca un tempo, a volte mezzo e mezzo, a volte neppure un tempo. Contro le corazzate bisogna stare sul pezzo per 95 minuti e non sempre può bastare, figuriamoci se si commettono errori in serie per 45 minuti. Insomma serviva il Rimini stile Trapani anche se quella era coppa Italia.
Sei sconfitte come 2 anni fa
Così adesso sono 6 le sconfitte incassate al Romeo Neri. L’ultima volta era capitata due anni fa quando in panchina c’era Marco Gaburro. Si perse contro Cesena, Carrarese, San Donato Tavarnelle, Virtus Entella, Gubbio e Recanatese. Allora la squadra era una matricola ed era guidata da un tecnico poco esperto della terza serie anche se ci era già stato. Stavolta il Rimini non è una matricola mentre l’allenatore è un esordiente.
In definitiva il settimo posto resta alla portata (arrivare ottavi, noni o decimi non sposta nulla rispetto alle due passate stagioni, l’uscita dai play-off non è neppure contemplata), ma bisogna fare meglio in casa anche perché tra un mese al Romeo Neri c’è una coppa che sarà assegnata e sollevata.
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