A Rimini c’è un Garetto che cresce a vista d’occhio: le big di C e qualche squadra di B lo stanno già monitorando

Tutti vogliono Marco Garetto. Il nome del centrocampista del Rimini è uno dei più presenti sulla lista della spesa di gennaio. Per lui non si sono scomodate solo le big della Serie C (Avellino e Vicenza), ma qualche timido sondaggio è arrivato anche dal piano superiore (Cittadella e Brescia). Del resto il campionato che sta disputando il 23enne piemontese è sotto gli occhi di tutti.

Garetto, che numeri

Su venti gare, ne ha giocate titolare ben 16 partendo dalla panchina solo due volte. Ha saltato una gara per squalifica (quella di Sestri Levante) e un’altra l’ha vista comodamente seduto (il derby con la Vis Pesaro). Per lui 1.400 minuti totali. Solo in tre hanno giocato di più: Colombi 1.800, Langella 1.779 e Megelaitis 1.700. Senza dimenticare che ha già messo a segno cinque reti: a Carpi, Perugia e Terni, più le due in casa con il Pontedera. Nella sua carriera, il suo bottino massimo, è stato in Serie D con la maglia dell’Acireale quando ne ha messi a segno cinque in campionato più uno nella finale play-off. A completare il quadro ci sono anche tre assist. Ma c’è un altro aspetto fondamentale: Buscé lo ha fatto giocare sull’intero arco costituzionale del centrocampo spingendolo anche qualche passo in avanti quando ce ne è stato bisogno.

«Sono contento di come sta andando la mia stagione anche se so perfettamente che la strada è ancora molto lunga e io devo lavorare tanto perché nel calcio non si finisce mai di migliorare - dice con modestia il numero 80 biancorosso - sicuramente mi sto rendendo conto di essere cresciuto, questo grazie al lavoro dell’allenatore, del suo staff e ai miei compagni. Sento di avere la fiducia di tutto il gruppo e mi sento coinvolto nel gioco in prima persona. Ma l’aspetto più importante nel quale credo di aver fatto decisamente uno scatto in avanti è quello mentale, qui sì mi sento cresciuto e anche tanto».

Carpi, che peccato

Con Marco Garetto si torna al recente passato e all’ultima gara del 2024 contro il Carpi e a quella porta che è sembrata stregata. «È stata una partita sfortunata. Abbiamo tenuto quasi sempre noi in mano il pallino del gioco creando tante occasioni. Penso al mio palo, a quello di De Vitis, alla traversa di Falbo, alle parate del portiere. E’ mancato solo il gol ed è per questo che a fine gara il rammarico era tanto. Però credo che anche in questo caso la squadra abbia dato prova di maturità perché ha capito che in certe situazioni è meglio accontentarsi di un punto, il rischio altrimenti è quello di prendere una ripartenza e perdere. Ripeto, dispiace ma non c’è nessun problema Romeo Neri».

A Chiavari di gruppo

Dal passato al futuro più prossimo, la gara dell’Epifania in casa della nuova capolista (insieme a Pescara e Ternana) Virtus Entella. Partita nella quale non ci saranno gli squalificati Parigi e Langella. «Sarà una partita bella tosta, ma noi dobbiamo giocare come stiamo facendo dall’inizio della stagione. Da gruppo, uno per l’altro, con la voglia di sacrificarsi per il compagno. Siamo una bella squadra e tra di noi c’è fiducia».

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