Marchionni: “Bravo Ravenna, avanti”. Protti nero: “Quando il calcio non è lineare mi dà fastidio”
In casa Ravenna la sola nota lieta è la conquista dei tre punti anche se la prestazione della squadra è stata molto al di sotto di quella mostrata a Prato. Il tecnico Marco Marchionni non si nasconde ammettendo il passo indietro: «In effetti abbiamo subito concesso una palla-gol poi ci siamo allungati non riuscendo quasi mai ad accorciare il campo mentre la Sammaurese invece con i lanci dietro la nostra linea difensiva ci ha messo in difficoltà».
Dopo questa ammissione però Marchionni trova anche le attenuanti alla prova sottotono: «Diciamo che siamo stati anche fortunati, però dopo 15 partite giocate in un certo modo riuscire a vincere anche queste gare ci rende contenti. È vero che non siamo stati brillanti come a Prato però non sempre è possibile offrire quel tipo di prestazione».
Alla domanda su che cosa abbia determinato la prestazione non all’altezza delle aspettative Marchionni la spiega puntando il dito su un generale calo mentale: «La dimostrazione è stata che anche chi è subentrato ha fatto fatica e così non siamo stati quel tipo di squadra che di solito si mostra corta ed aggressiva».
Riguardo al contestato finale da parte ospite, ecco il suo pensiero: «Abbiamo sofferto più per demeriti nostri ed evidentemente non c’eravamo con la testa tanto che in entrambe le occasioni siamo arrivati in ritardo e questo non deve più succedere però alla fine quello che conta sono i tre punti che ci fanno proseguire dritti per la nostra strada».
Protti infuriato
In casa Sammaurese l’umore è ovviamente opposto con l’allenatore Stefano Protti molto adirato per l’esito del match: «Esco dal Benelli con l’amaro in bocca perché quando il calcio non è lineare mi dà molto fastidio: ho deciso di parlare per rispetto della stampa, della mia società e soprattutto per i miei giocatori, che hanno fatto una grande partita, però stavolta ci sono state molte cose che non mi sono piaciute per cui sorvoliamo e passiamo oltre».
Poi, pungolato dai complimenti fatti alla sua squadra il tecnico si presta di buon grado a fare il punto della situazione: «La posizione che abbiamo in classifica significa che è quella che ci siamo meritata fino ad ora anche se in queste due partite del girone ritorno contro le prime due della classe sicuramente avremmo meritato di più: oggi assolutamente avremmo dovuto portarci a casa almeno un punto da un campo dove abbiamo giocato a calcio fino a 95, costruendo negli ultimi minuti una palla-gol ad un metro dalla porta e poi l’episodio successivo, che lascio agli altri giudicare. Io ero lontano e avevo il sole negli occhi, ma poco fa l’ho rivisto sul telefonino e tutti possono fare come me, se vogliono...».
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