Mandorlini, Ravenna e il chiodo fisso: “L’obiettivo è solo vincere”

Ieri era il compleanno di Davide Mandorlini, che ha festeggiato in famiglia ricevendo i regali di rito. Adesso, invece, il direttore sportivo giallorosso sta per omaggiare i tifosi del Ravenna, rispettando la manifestazione di generosità e attaccamento a città e colori già evidenziata dalla proprietà Cipriani-Maisto.

Mandorlini faccia un bilancio dei primi mesi di direzione sportiva.

«Ritengo il mio bilancio personale soddisfacente, lavoro nella mia città e per la mia squadra, poi faccio parte di un gruppo di lavoro forte e giovane, coeso e ambizioso. Il mercato estivo è stato movimentato e costoso, abbiamo incontrato diverse difficoltà iniziali però io sono rimasto sempre fiducioso sul potenziale della rosa, parlando con i ragazzi ho ribadito più volte la fiducia della società ed anche che quello che conta sarà solo il risultato finale».

Pronto per il mercato di gennaio?

«Ho diversi contatti ma dipende anche dalle società di appartenenza dei giocatori che interessano (Lecco e Carpi, per Ilari e Saporetti, ndr), ma fin da ora posso dire che chi arriverà ci darà una bella mano ma io sono convinto che cresceranno ancora quelli che già sono qui».

Negli ultimi giorni ci sono state novità nel vivaio...

«Esatto: si è dimesso il responsabile del settore giovanile e della metodologia Federico Turchetta, che ha lasciato per problemi personali. A lui vanno i nostri migliori auguri di pronta ripresa: senza Turchetta, al comando resta Giulio Pastecchia, che già collaborava con lui e che ora diventa responsabile unico. Il settore giovanile resta una priorità per la proprietà, purtroppo a Ravenna il problema sono gli impianti. Abbiamo già fatto migliorie importanti, ma resta il problema delle strutture: la Darsena è fatiscente e non risponde alle nostre necessità, di questo ho parlato spesso con l’assessorato allo sport».

A proposito di necessità, nelle ultime due partite interne il Benelli ha evidenziato gravi problemi. Rimedi in vista?

«Oggi (ieri, ndr) la società ha iniziato interventi per migliorare il terreno del Benelli, in modo da cercare di arrivare senza problemi in fondo al campionato. Poi il pensiero è quello di rifarlo, sarò un intervento costoso ma necessario. Per la squadra e per il pubblico, ora c’è un clima molto positivo in città, allo stadio vedo entusiasmo e gente nuova, queste sono cose importantissime per la società».

Ora non resta che vincere...

«L’obiettivo è sempre stato questo ma sappiamo che non sarà facile. A cominciare da domenica a Prato: mi aspetto una partita difficile e particolare, come sempre succede dopo le feste».

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